Digital Magics approva il Progetto di Bilancio del 2013 e il Piano Industriale 2014-2018

Nel 2013 ingresso in 11 startup, di cui 6 startup innovative, una cessione, una fusione per incorporazione, con un saldo a fine periodo di 31 investimenti in portfolio

Digital Magics ha approvato nella serata di ieri 27 marzo il Progetto di Bilancio per l’Esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 e il Piano Industriale 2014-2018.

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Principali risultati di Digital Magics al 31 dicembre 2013

Il 31 luglio 2013 sono iniziate le negoziazioni delle azioni ordinarie di Digital Magics su AIM Italia, Mercato Alternativo del Capitale, sistema multilaterale di negoziazione organizzato e gestito da Borsa Italiana (Ticker: DM – ISIN: IT0004900160). Nel corso dell’esercizio Digital Magics ha collocato n. 1.504.100 azioni ordinarie di nuova emissione per un valore, comprensivo di sovrapprezzo, di 10,57 milioni di Euro, di cui 4,14 milioni di Euro tramite conversione di prestiti obbligazionari e di altri debiti precedentemente in essere.

Nel 2013 sono stati realizzati investimenti, direttamente o attraverso 56CUBE – incubatore controllato all’80% da Digital Magics e dedicato al Sud Italia – in 11 nuove startup: ulaola, Skillme, QuitePeople, Intertwine, Sinapsi, Buzzoole, Prestiamoci, ilmangione, Tasteet!, Private Broker e DeRev per un totale di circa 3,47 milioni di Euro. In particolare Skillme, QuitePeople, Intertwine, Buzzoole, Tasteet! e DeRev sono state iscritte all’apposito registro delle Startup Innovative (come

definite dalla Legge 221/2012 e Legge 99/2013). Nel periodo è altresì avvenuta la cessione di Realize a valore di bilancio, e la fusione per incorporazione di SingRing nella società Digital Bees.

Nel portfolio di Digital Magics al 31 dicembre 2013 sono presenti 31 partecipazioni, di cui 10 Startup Innovative.

Il capitale investito netto, pari a 11,2 milioni di Euro, si è incrementato nel corso dell’esercizio di 4,85 milioni di Euro. Tale variazione è essenzialmente dovuta all’incremento del valore delle immobilizzazioni finanziarie, sia per gli investimenti operati sia per effetto della rivalutazione (ex Legge 147/2013) di alcune partecipazioni in portfolio, per un totale di 1,233 milioni di Euro.

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La riserva di patrimonio corrispondente alla rivalutazione e il collocamento dell’aumento di capitale eseguito nel 2013 hanno contribuito all’incremento del patrimonio netto, pari a 13,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2013 (nel 2012 era di circa 3 milioni di Euro).

Il collocamento dell’aumento di capitale ha avuto effetto anche sulla posizione finanziaria netta, che è migliorata di 6 milioni di Euro nel 2013, attestandosi a 2,6 milioni di Euro di liquidità (il 2012 evidenziava un indebitamento di 3,4 milioni di Euro).

I ricavi da servizi di incubazione nel 2013 sono pari a 1,6 milioni di Euro, rispetto a 3 milioni di Euro del 2012, per effetto della diminuzione dei c.d. “ricavi in transito” realizzati a favore di alcune startup incubate. La marginalità (EBITDA) passa da 423 mila Euro a 8 mila Euro, poiché si è ridotto il fatturato realizzato verso terzi che presentava una marginalità superiore.

L’EBIT dell’esercizio si attesta a -355 mila Euro (era -49 mila Euro nel 2012), per effetto dell’aumento degli ammortamenti. Il risultato dell’esercizio, pari a -808 mila Euro rispetto ai -270 mila Euro del 2012, è influenzato da oneri finanziari (in leggero calo) per 263 mila Euro e da rettifiche delle attività finanziarie per 182 mila Euro (sensibilmente ridotte rispetto al 2012).

Piano Industriale Pluriennale 2014-2018

In occasione dell’approvazione del Progetto di Bilancio 2013, il Consiglio di Amministrazione di Digital Magics ha approvato anche il nuovo Piano Industriale Pluriennale (2014-2018), che prevede di rafforzare il posizionamento di Digital Magics come incubatore di startup a vocazione nazionale, attraverso una presenza incrementale distribuita su tutto il territorio, per cogliere le opportunità di investimento e intercettare gli interessi finanziari e industriali di natura locale.

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Il Piano Industriale Pluriennale prevede, nei prossimi 5 anni, un programma di investimenti di oltre 4 milioni di Euro all’anno in un centinaio di nuove iniziative digitali. Questo programma sarà finanziato dai risultati delle gestione caratteristica e dalle risorse rivenienti dalle cessioni delle partecipazioni (exit) che sono stimate per un ammontare complessivo, nel periodo, di oltre 20 milioni di Euro. Circa un terzo di tali risorse (la metà delle plusvalenze nette stimate) saranno destinate alla distribuzione di dividendi.

Il Piano Industriale Pluriennale prevede inoltre l’obiettivo di ampliare con oltre 1.000 nuovi investitori il Digital Magics Angel Network, la rete informale di soggetti interessati a co-investire in club deal a supporto di startup innovative. Gli investitori sono privati (imprenditori e top manager con la passione per l’innovazione digitale), industriali (come Gruppo RCS, Gruppo Uvet, Nice, con cui sono in essere anche programmi di Open Innovation), finanziari (come Tamburi Investment Partners, Gruppo Banca Sella, Atlante Seed, Gate14 Group e UniCredit). Il Digital Magics Angel Network è un asset strategico per il venture incubator, non solo perché aumenta la leva finanziaria, ma anche perché rinforza il know how e la rete relazionale a disposizione delle startup in portfolio.

Sempre nel Piano Industriale Pluriennale è previsto lo sviluppo del programma di Open Innovation, che si rivolge alle imprese italiane con l’obiettivo di supportarle nel loro processo di innovazione digitale. In breve, Digital Magics e il partner industriale creano un programma comune che mira, all’interno del settore industriale di riferimento, a: investire in startup innovative, acquisire nuovi

asset o creare spin-off a partire da asset presenti in azienda, sviluppare attività di M&A. Il programma unisce l’esperienza industriale del partner con la competenza dell’incubatore in campo digitale.

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Avvenuta la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo per la concessione di detrazioni/deduzioni fiscali per chi investe in startup innovative e incubatori certificati

Giovedì 20 marzo 2014 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo per la concessione di detrazioni e deduzioni fiscali per chi investe in startup innovative e incubatori certificati. Dopo aver ottenuto il benestare della Commissione Europea, entrano in vigore le disposizioni introdotte dal Decreto Crescita 2.0 (convertito nella Legge 221 del 17 dicembre 2012), ora disciplinate con il Decreto Interministeriale del 30 gennaio 2014, firmato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze e dal Ministro dello Sviluppo Economico.

Possono accedere alle agevolazioni le persone fisiche e giuridiche che investono nel capitale sociale di startup innovative e di incubatori certificati direttamente o indirettamente attraverso società di capitali o tramite organismi di investimento collettivo del risparmio (Oicr).

L’incentivo si traduce per le persone fisiche in una detrazione IRPEF del 19% su un importo massimo di 500.000 Euro di investimento ogni anno, mentre per le persone giuridiche in una deduzione IRES del 20% su un importo massimo di 1,8 milioni di Euro di investimento ogni anno. Le agevolazioni fiscali approvate dall’UE riguardano gli anni fiscali 2013, 2014, 2015.