I ricercatori stanno studiando l’utilizzo di polimeri biocompatibili sensibili alla variazione del livello di glicemia per rilasciare insulina solo quando serve
Gli ultimi progressi nella bioingegneria potranno essere utili anche per i malati di diabete, malattia che alcuni esperti considerano collegata all’Alzheimer. Al congresso della Società Italiana di Diabetologia (SID) sono state presentate alcune ricerce portate avanti dal MIT di Boston e da alcuni laboratori cinesi per la creazione di polimeri biocompatibili sensibili al cambio di glicemia.
Un microinfusore biocompatibile
In futuro i malati di diabete non avranno più bisogno di diffusori di insulina. I polimeri bio creati in laboratorio rilasceranno la giusta quantità del medicinale ogni volta che registreranno una variazione della glicemia nel corpo. Secondo gli ultimi dati, che sono ancora parziali in quanto le ricerche sono ancora top secret, l’azione dell’insulina hitech varia dalle 12 ore ai 300 giorni. “Il vantaggio dal punto di vista terapeutico – ha spiegato Stefano Del Prato, presidente della SID – è quello di avere un’insulina che garantisca il controllo della glicemia, riducendo il rischio dell’ipoglicemia, evento non solo spiacevole per il paziente ma anche potenzialmente pericolosa”.