Buone notizie per chi soffre di diabete di tipo 1, una patologia che insorge in giovane età: è nata una nuova versione di pancreas “bionico”, testata dai ricercatori della Boston University e del Massachusetts General Hospital in uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine
Si tratta dell’evoluzione di un prototipo già testato in precedenza, che presenta vantaggi significativi e irraggiungibili dagli altri strumenti attualmente a disposizione.
Gli studi effettuati hanno dimostrato infatti che l’uso di questo sistema permette porta alla riduzione della glicemia, oltre che la frequenza degli episodi di ipoglicemia sia nei pazienti adulti che negli adolescenti, che in genere necessitano di dosi di insulina superiori.
Sempre per tenere sotto controllo il diabete di recente è stato sviluppato Dario, un nuovo innovativo device in grado di monitorare in modo integrato i parametri vitali necessari per tenere sotto controllo le condizioni di salute di chi soffre di diabete, per la cui cura risulta ancora fondamentale l’uso dell’insulina.
Questa volta si potrà indossare
Ma il pancreas bionico non è una novità, rappresenta uno stadio più evoluto di un sistema approntato alcuni anni fa, che si era dimostrato efficace nel tenere monitorare per 27 ore consecutive i livelli di zuccheri nel sangue di pazienti diabetici adulti.
E’ l’indossabilità dello strumento a rappresentare la miglioria più significativa di questa nuova versione: il pancreas bionico potrà essere indossato, consentendo di condurre nel frattempo una vita normale. E’ stato possibile in questo modo un test per 5 giorni consecutivi sia negli adulti che negli adolescenti.
“In entrambi questi studi – ha raccontato Edward Damiano, responsabile dello studio – questo strumento a superato di gran lunga le nostre aspettative in termini di capacità di regolare il glucosio, di prevenire l’ipoglicemia e di adattarsi automaticamente ai bisogni molto diversi degli adulti, alcuni dei quali sono molto insensibili all’insulina, e degli adolescenti, che tipicamente hanno bisogno di dosi più elevate di insulina. Al momento – ha aggiunto il ricercatore – non c’è nessuno standard terapeutico dai risultati paragonabili a quelli che abbiamo ottenuto”.
Tutto sotto controllo
Il pancreas “bionico” è formato da due pompe che rilasciano i due ormoni indispensabili per monitorare i livelli di zuccheri nel sangue: insulina e glucagone. Attraverso un sistema integrato vengono poi inviate ogni 5 minuti le misurazioni tramite connessione wireless a uno smartphone, che calcola le dosi di insulina e di glucagone necessarie e invia alle due pompe le istruzioni per il rilascio dei due ormoni. Al paziente viene richiesto di inserire nello smartphone, attraverso un’App dedicata, le informazioni sul tipo di pasto (colazione, pranzo o cena) e sulla dose di carboidrati assunta (normale, superiore o inferiore rispetto al solito). Il sistema misura in tempo reale la glicemia, basandosi solamente sul peso del paziente e continuando a somministrare i dosaggi di insulina e glucagone a seconda delle necessità.
Questo strumento consente di monitorare costantemente sia i livelli di zuccheri che gli attacchi ipoglicemici. “La paura dell’ipoglicemia può limitare i tentativi di mantenere la glicemia media nell’intervallo di valori che riduce drammaticamente il rischio di complicazioni a lungo termine – ha sottolineato Steven Russel, primo autore dello studio – per questo è notevole aver osservato entrambi questi risultati in una sola volta”.