Panini, digitalizzazione assegni e bollettini postali

Nell’ambito della digitalizzazione-dematerializzazione documentale le opportunità di mercato per i player che hanno un’offerta di prodotti e servizi dedicati continuano a essere interessanti

La torinese Panini ha registrato nel corso dell’ultimo anno fiscale un incremento del volume di ricavi dell’ordine del 25%, equivalente a un giro d’affari complessivo di 50 milioni di euro.

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Attività primaria di Panini riguarda la digitalizzazione dei pagamenti, in particolare in ambito bancario per ciò che attiene la dematerializzazione degli assegni, attività sulle quali l’azienda continua a investire per continuare a espandere il proprio business sia in Italia che a livello internazionale.

L’azienda è un caso singolare nel panorama ICT italiano: più del 90% del fatturato viene generato all’estero. Stati Uniti e Brasile, dove sono presenti proprie sedi operative, sono le aree geografiche da cui deriva una quota consistente dei ricavi.

L’amministratore delegato Nicola Aliperti afferma che entro la fine dell’anno renderà disponibili per il mercato italiano nuovi servizi di check truncation in vista delle nuove normative sulla tracciabilità dei pagamenti che dovrebbero prevedere la dematerializzazione degli assegni. La procedura prevede la compensazione elettronica dell’assegno sostituendo l’obbligatorietà della presentazione materiale del titolo tra le diverse banche.

In Italia Panini ha inoltre vinto un importante contratto con Poste Italiane, fornendo a quest’ultima, tecnologia scanner e supporto per l’implementazione del processo di dematerializzazione dei bollettini postali. 

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