Ospite d’eccezione al Tech Camp 2013 in corso a Parigi, il fondatore Michael Dell, tornato in settembre pienamente a capo della società, commenta le future mosse dell’azienda
È stata decisamente una sorpresa. Ma molto gradita dalla platea del Dell Technology Camp. Anche perché era la prima uscita ufficiale di Michael Dell davanti alla stampa europea dopo la conclusione della battaglia per il controllo della società, che il 12 settembre scorso l’ha vista ritornare privata, pienamente nelle mani del suo fondatore e CEO. Che non si è fatto pregare nel rivelare dettagli sulle prossime mosse dell’azienda, a cominciare dalla dichiarata volontà di “raddoppiare il fatturato, dopo averlo fatto nell’arco di pochissimi anni, passando da quota 10 miliardi di dollari a quella attuale di 21 miliardi”.
La ricetta? Concentrarsi su cinque punti fondamentali: ricerca e sviluppo (soprattutto nell’area delle soluzioni enterprise), focus sui mercati emergenti, spinta ulteriore sui partner, novità nell’area dei dispositivi client, come i tablet, e infine ristrutturazione interna. Ora tutto questo “è più facile visto che Dell è tornata a essere una società di proprietà familiare”, come l’ha definita Michael Dell, forse esagerando un po’ la realtà. Ma è un fatto che ora Dell non è più in Borsa, e “in qualità di azienda privata adesso possiamo concentrarci solo sui nostri clienti e sul nostro futuro, muovendoci in ottica di lungo termine e non più con l’orizzonte talvolta ristretto delle trimestrali di Borsa”, ha rivendicato Michael Dell. E a chi gli chiede come finanzierà la crescita adesso, spiega che “quando ci siamo quotati in Borsa l’abbiamo fatto essenzialmente per due aspetti: ci serviva denaro fresco e soprattutto avevamo bisogno di essere riconosciuti dai grandi clienti come loro pari, cioè come una grande azienda che è quotata sul mercato azionario. Oggi però non ci serve più nessuna di queste due cose, visto che abbiamo un solido cash flow e una struttura di capitali molto più favorevole rispetto a tante aziende, ma soprattutto disponiamo anche di due solidi investitori in grado di fornire denaro se per esempio intendiamo fare ulteriori acquisizioni: uno sono io e l’altro è Silver Lake Partners”.
Prospettive di crescita
E questa ritrovata libertà e flessibilità consente a Dell di dedicarsi maggiormente ad accelerare la strategia volta a realizzare soluzioni end-to-end nel software e nei servizi per le aree enterprise e data center. Ma non solo, “anche i tablet, sia Android sia Windows, ci porteranno nuove opportunità di sviluppo”, ha sottolineato Dell, pur riconoscendo senza mezzi termini che “Windows RT è stato un grosso errore, e per fortuna adesso è arrivato Windows 8.1 a rimettere tutto a posto”. Sempre nell’ambito dei client, Michael Dell ha ribadito che “i PC non sono affatto morti”, e alcune delle novità di prodotto viste proprio nel corso dell’evento Dell Technology Camp, in corso a Parigi nella sontuosa Maison des Polytechniciens lo dimostrano, a cominciare dalla workstation Dell Precision M3800, un vero e proprio concentrato di tecnologia racchiuso in una carrozzeria sottilissima e decisamente seducente. Non sono da meno i tablet Venue, in vari formati e con una ricca dotazione di accessori.
Sempre in tema di hardware, Michael Dell ha tenuto a ricordare la posizione di leadership nei server x86, dove è numero uno del mercato nelle aree Usa e Asia-Pacifico, mentre in Europa sta mostrando tassi di crescita notevoli, con l’esempio del 30-35% in Germania. Altre aree di rilievo sono quella del software, dove oggi Dell ha un portfolio molto vasto, grazie anche alle 30 acquisizioni effettuate nel corso degli ultimi anni, e quella dei servizi, a cui si dedica circa il 50% dell’intera forza lavoro della società. Nel concludere il suo intervento, Michael Dell ha voluto sottolineare come gli ultimi sviluppi tecnologici riaffermino ancora una volta che “l’IT è sempre in prima fila nel guidare il progresso e il cambiamento, e in questo scenario tutto il nostro team è sicuramente all’altezza delle nuove sfide”.