Il Policlinico di Tours in Francia adotta i mobile computer Datalogic Memor per assicurare al personale medico una totale libertà di movimento e una costante connessione al sistema informativo centrale
Il Gruppo Datalogic, leader nel mercato dei lettori di codici a barre, di mobile computer per la raccolta dati, di sistemi a tecnologia RFID e di dispositivi fotoelettrici per il settore dell’automazione industriale, tramite la sua controllata Datalogic Mobile ha fornito al Policlinico dell’Università di Tours (CHRU), in Francia, un’avanzata struttura ospedaliera in grado di fornire prestazioni sanitarie a oltre 65.000 pazienti all’anno, un’innovativa soluzione di gestione dei dati per rendere più efficienti le cure contro i tumori.
Con un’unità farmaceutica in grado di produrre 25.000 trattamenti di chemioterapia all’anno, il Policlinico di Tours costituisce un centro di altissimo livello in cui le sostanze chimiche (citotossiche) impiegate durante la chemioterapia sono maneggiate in un ambiente controllato, dove è prevista l’applicazione di una precisa procedura che regola tutte le fasi di preparazione dei farmaci e numerose misure di monitoraggio del processo di produzione. Al CHRU di Tours, tali attività sono interamente gestite dal sistema informativo centrale, a garanzia della completa tracciabilità del processo di preparazione, dalla prescrizione fino alla consegna.
I mobile computer Datalogic sono il cuore di questa soluzione, che garantisce mobilità ai medici e al personale addetto alla preparazione e alla consegna dei farmaci, seguendo puntualmente il protocollo operativo adottato dal Policlinico e provvedendo, inoltre, al costante aggiornamento della cartella clinica di ciascun paziente.
Con Datalogic Memor gli operatori rimangono costantemente connessi al sistema informativo centrale dell’ospedale durante l’intero ciclo di preparazione dei trattamenti mentre i palmari Datalogic Skorpio vengono utilizzati per le operazioni di consegna e registrano il ricevimento del farmaco, confermato dalla firma dell’addetto incaricato.
Inoltre il palmare Datalogic Storpio garantisce che le procedure vengano svolte secondo un preciso ordine cronologico e che lo stesso operatore prima di effettuarle si sottoponga a un processo di identificazione. Una volta identificato, potrà accedere dal palmare ad ogni informazione necessaria, allo stadio di lavorazione del trattamento e alle specifiche esigenze del paziente a seguito della scansione del codice riportato sulla preparazione.
Grazie ai mobile computer Datalogic SkorpioTM le operazioni di consegna e somministrazione del farmaco al paziente si svolgono senza possibilità di errore da parte del personale ospedaliero a seguito della conferma del ricevimento e della consegna del farmaco seguendo i criteri di somministrazione riportati sullo schermo del proprio palmare.
Il dottor Tournamille, farmacista del CHRU di Tours, ha spiegato nel dettaglio che: “Il sistema di tracciabilità ci permette di risparmiare moltissimo tempo sia in fase di produzione che di distribuzione dei trattamenti chemioterapici. I mobile computer Datalogic ci consentono completa libertà di movimento, particolarmente apprezzata dal nostro personale, e soprattutto ci permettono di regolare ciascuna fase in tempo reale, e rintracciare tutte le operazioni connesse con il trattamento di un determinato paziente. È cresciuta la nostra sicurezza e con essa la sicurezza dei nostri pazienti”.
Mauro Sacchetto, Amministratore Delegato di Datalogic S.p.A. ha dichiarato: “Abbiamo stretto questa significativa partnership con uno dei centri medici oggi più avanzati della Francia grazie alla competenza tecnologica sviluppata da Datalogic nella gestione dei dati. Si tratta di un chiaro esempio di come investire in Ricerca e Sviluppo significhi soddisfare anche le richieste provenienti da settori in cui non è possibile permettersi alcun errore, come in campo medico appunto. Nel Policlinico di Tours abbiamo incontrato un partner ideale, aperto all’innovazione e capace di cogliere le soluzioni in grado di migliorare i processi curativi e, cosa più importante, la salute dei pazienti”.