Danimarca: stop alle armi in 3D

Spuntano come funghi modelli e file per realizzare pistole in casa. C’è chi può evitarlo 

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La danese Create It Real è formata da ingegneri robotici, elettronici, grafici e meccanici ed è attiva nel campo della stampa 3D. Ci tiene davvero tanto al contesto da non accettare che molti, partendo da un file Autocad, possano utilizzare la rivoluzione tridimensionale per realizzarsi la propria pistola e incentivare così la violenza. 

Non stampate quel tamburo

La società ha così realizzato un pacchetto software che riconosce i modelli che riguardano sezioni di armi digitali e ne impedisce la stampa, come peraltro vorrebbe fare il governo USA. Il programma confronta ogni pezzo che si sta tentando di stampare con un database di potenziali parti di armi da fuoco, database che “per ragioni di sicurezza” non contiene le specifiche delle armi, ma solo un elenco di caratteristiche individuabili. Il CEO Jeremie Pierre Gay ha sviluppato un modello base che può essere utilizzato per offrire alle aziende che producono stampanti 3D una soluzione idonea simile, da integrare nella piattaforma.

Pistole in 3D? Chi, io?

L’idea di Gay non è solo etica ma anche pratica. Ponendo questo limite, i vendor potrebbero avere una esclusione di responsabilità nel caso in cui gli utenti decidessero di “hackerare” il sistema. Finora il software riconosce gli elementi che servono per realizzare il Liberator, progetto della Defense Distributed, anche se è pronto per aggiungere tante altre parti di armi.

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