Grazie al lavoro di due menti italiane arriva un chip sottopelle che analizza costantemente il flusso sanguigno
Alcuni ricercatori svizzeri dicono di aver messo a punto un piccolo impianto che permette di analizzare il sangue presente nel corpo umano e inviare direttamente i risultati al medico di competenza. Il dispositivo dovrebbe essere impiantato sottopelle e servirebbe a monitorare la concentrazione di sostanze nel sangue per determinare lo stato di salute del paziente. Il dispositivo sarebbe composto da cinque sensori, un trasmettitore radio e un sistema di alimentazione che permette al tutto di funzionare come spiegato nel video diffuso da Mashable. Grazie alla connessione bluetooth del dispositivo, gli esiti vengono trasferiti sul cellulare e da qui verso lo smartphone o il tablet del medico.
A cosa potrebbe servire
Questa tecnologia potrebbe essere utilizzata dai medici per monitorare e controllare pazienti con sintomi delicati così da prevenire effetti più gravi o seguire da remoto gli sviluppi di cure per malati cronici. Giovanni de Micheli e Sandro Carrara del team del Politecnico Federale di Losanna in Svizzera che ha sviluppato il progetto hanno detto che la tecnologia: “Permetterà il monitoraggio diretto e continuo sulla base di intolleranze individuali e non solo su età o peso grazie a test periodici”. Grazie agli sviluppi della nanotecnologia, è possibile avere un oggetto del genere in pochi millimetri di spessore, un gioiellino hi-tech all’avanguardia. Il prototipo è stato presentato alla conferenza francese DATE 13, la più grande kermesse europea dedicata all’elettronica.