Da ComoNExT agli USA: WebRatio e lo standard informatico internazionale di sviluppo

Lo scorso 23 marzo a Reston in Virginia (USA), il board dell’Object Management Group (OMG) ha votato a favore dell’adozione dello standard “Interaction Flow Modeling Language” (IFML) creato dall’azienda italiana WebRatio, che ha gli uffici presso ComoNExT, il Parco Scientifico Tecnologico di Lomazzo (CO)

OMG è il consorzio internazionale che si occupa dell’approvazione e mantenimento di standard informatici. Ne fanno parte aziende del calibro di IBM, Microsoft, Fujitsu, HP. Il consorzio gestisce alcuni tra gli standard informatici più conosciuti, come UML e BPMN.

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WebRatio è un’azienda informatica italiana costituita nel 2001 come spin-off del Politecnico di Milano. Nasce come startup con l’obiettivo di portare sul mercato un’idea estremamente innovativa: la programmazione di applicazioni Web attraverso un linguaggio visuale, senza quindi la scrittura del codice, ma attraverso simboli grafici, molto più intuitivi. Il linguaggio viene chiamato WebML (Web Modeling Language) e viene brevettato dal Politecnico di Milano.

In questi 12 anni l’impresa è maturata molto, non è più uno spin-off, si è insediata a ComoNExT e ha ora clienti di calibro internazionale come Acer o UniCredit Group ed è in continua crescita, ha aperto uffici in Italia e in Sud America ed entro pochi mesi anche negli Stati Uniti, tutti paesi dove la clientela è in espansione.

Dall’esperienza nell’uso di WebML da parte dei propri clienti e utenti in tutto il mondo, l’azienda ha deciso di trasformare quello che era un brevetto proprietario in uno standard internazionale, completamente libero. Questa scelta, apparentemente in controtendenza, permette in realtà una più facile diffusione e condivisione della conoscenza del linguaggio e aumenta esponenzialmente le possibilità di un suo concreto utilizzo, anche negli ambienti che utilizzano standard aperti.

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Il linguaggio visuale viene quindi proposto a OMG come un nuovo standard di sviluppo e dopo un processo durato solo 2 anni, con qualche piccola trasformazione ed estensione, da WebML nasce IFML (Interaction Flow Modeling Language).

IFML è un linguaggio non più legato al solo dominio Web ma utilizzabile per la definizione della “User Interaction” in tutti i possibili modi con cui l’utente può interagire con un software: un browser Web, un dispositivo mobile, un programma per il desktop o il display LCD nel cruscotto della propria auto. Il linguaggio visuale permette di definire e specificare:

• le pagine/finestre attraverso cui l’applicazione interagisce con l’utente e i relativi contenuti;

• gli oggetti/dati che vengono mostrati e/o su cui vengono eseguite le operazioni di business logic;

• i legami tra i contenuti mostrati, gli oggetti/dati e gli eventi;

• la logica che determina la sequenza di azioni da eseguire in seguito agli eventi.

Il CEO Stefano Butti ha commentato “E’ un grande orgoglio per la nostra azienda, nata come startup 12 anni fa, che oggi vede una propria creazione approvata come standard internazionale. Il comitato dell’OMG si è complimentato con noi per la qualità e l’accuratezza del lavoro e la prova è stata la velocità di accettazione del linguaggio.

Con l’evoluzione vertiginosa dei sistemi e degli hardware, le dinamiche di User Interaction (UI), attraverso un browser Web, una finestra applicativa, un mobile device o uno schermo touch di un elettrodomestico o un’automobile, stanno acquisendo sempre maggiore importanza, e lo standard IFML offre una soluzione facile e intuitiva per la loro specifica.”