Responsabilità sociale d’impresa: CSC e Croce Rossa Italiana contro le morti da soffocamento nei bambini

In tutte le sedi italiane della multinazionale IT lezioni gratuite ai dipendenti sulla disostruzione delle vie aeree dei piccolissimi

“Chi salva un bambino, salva il mondo intero”: è questo il motto dell’iniziativa lanciata in collaborazione con la Croce Rossa Italiana da CSC, multinazionale specializzata nella fornitura di soluzioni e servizi IT innovativi. L’azienda, da sempre sensibile ai temi di responsabilità sociale d’impresa, ha scelto di dare l’opportunità ai propri dipendenti di partecipare gratuitamente a un corso di disostruzione delle vie aeree in età pediatrica. Tra martedì e ieri le sedi di Padova, Roma, Torino e Milano hanno ospitato gli istruttori della Croce Rossa, che hanno illustrato ai partecipanti le corrette manovre per liberare in tempo la trachea dei bambini che abbiano ingerito piccoli oggetti o bocconi andati di traverso.

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Ogni anno, in Italia ben 50 famiglie sono colpite dalla tragedia del soffocamento in età pediatrica: una strage silenziosa che uccide circa un bambino a settimana (si tratta del 27% dei decessi pediatrici accidentali) e che potrebbe essere evitata grazie a una semplice e corretta informazione su cosa fare e cosa non fare nell’imminenza dell’incidente. Perchè è l’intervento di chi assiste il piccolo nell’immediatezza a salvargli la vita. Il progetto ha avuto successo tra i dipendenti CSC e le adesioni sono state numerose, spesso allargate anche a coniugi, amici o parenti interessati a partecipare al corso.

“La nostra azienda, da sempre attenta ai temi di responsabilità sociale dell’impresa, ha scelto di sostenere la Croce Rossa Italiana in questa iniziativa perchè crediamo che sia essenziale promuovere simili progetti – commenta Stefania Di Cristofaro, Strategy and Market Development Director di CSC Italia -. E’ anche in questo modo che valorizziamo i nostri professionisti, supportandoli nel loro essere persone che partecipano attivamente al miglioramento della vita della comunità”.

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Imparare queste semplici ed efficaci procedure, riconosciute dai principali organismi sanitari internazionali, è importante per diffondere tra un numero sempre maggiore di famiglie conoscenze utili a intervenire in maniera corretta e abbandonare definitivamente manovre errate, magari tramandate dai nonni, come prendere il bambino per i piedi e mettergli le dita in bocca, che possono generare conseguenze drammatiche e vanificare i successivi interventi del 118.