A più di 24 ore dalla tragedia durante la maratona, il web si mobilita per aiutare vittime e ricerche
Una folla di atleti e gente comune non sono gli unici a far sentire la loro vicinanza ai residenti di Boston, scossi dopo la tragedia dei due ordigni fatti scoppiare un’ora dopo i primi tagli al traguardo della classica corsa statunitense. Anche i social network fanno la loro parte, cercando di unire e aiutare il più possibile la popolazione in questo delicato momento. Twitter ha cominciato ieri a dare una mano come meglio può donando i “trend promossi” sulla sua rete alla causa Boston.
Promoted Trend
A livello globale quindi è possibile vedere l’hashtag #OneBoston in cima alla lista delle tendenze, ed è utilizzato come termine per riunire tutte le richieste e offerte di aiuto alla città di Boston. Il Governatore del Massachusetts Deval Patricl e il Sindaco di Boston Tom Menino hanno annunciato la formazione di un fondo unico (The One Fund) per prendere donazioni e “aiutare le persone più colpite dalla tragedia del 15 aprile”. La speranza di Twitter è che i trend promossi possano incrementare il numero di visite e quindi la conoscenza delle azioni di aiuto promosse da più parti, oltre che a unire le forze per cercare diversi modi per aiutare la città e i suoi residenti.
Google, Reddit, Vine
Google aveva sin da subito messo in campo la propria tecnologia attraverso l’apertura dello strumento Person Finder per aiutare le ricerche e fornire indizi sulle persone disperse durante gli eventi di martedì. A poche ore dal lancio, il sito conteneva già oltre 800 segnalazioni tra le voci “Cerco qualcuno” o “Ho informazioni su qualcuno”. Ma è tutto il social web in fermento, tra gli aggregatori come Reddit e Facebook sono tante le persone che stanno lasciando testimonianze in foto e video, molte delle quali sono già utilizzate dalla Polizia per le proprie indagini. Sui principali media statunitensi le prime immagini delle esplosioni sono arrivate anche grazie a servizi di produzione video mobile come Vine.