Open Source: intervista a Gaël Duval. L’interoperabilità è la chiave

Ulteo è un Sistema Applicativo GNU/Linux ad opera di Gaël Duval, già creatore della distribuzione Mandrake, ora rinominata in Mandriva Linux. Ulteo è, secondo Duval, un “sistema operativo facile-da-usare ed open-source che cambierà la maniera in cui le persone utilizzano i computer”. Meno tempo per eseguire attività che dovrebbero essere riservate a specialisti dei computer e molto del loro tempo per usare le applicazioni di cui hanno bisogno. A Gaël Duval abbiamo posto alcune domande:

Quali sono le caratteristiche di Ulteo?

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Ulteo è composto da diversi pezzi di software che vengono interconnessi attraverso l’uso di Web Services, in particolare le features disponibili sono le seguenti:

– Ulteo Online Desktop che offre applicazioni che siamo abituati a utilizzare (OpenOffice.org, Thunderbird, Kopete …) all’interno di un browser web;

– Ulteo Application System (beta) che è possibile installare sul PC ed è un sistema operativo completo con tutte le applicazioni; offre inoltre la possibilità di sincronizzazione dei dati con il Ulteo Online Desktop. In breve: i documenti che verranno inseriti nella dir “sync” verranno replicati e sincronizzati regolarmente sull’ account online (1GB gratuitamente);

– Ulteo Documento Synchronizer (beta) che è possibile installare sotto Windows e offre le stesse funzionalità di sincronizzazione dei dati;

– Ulteo Virtual Desktop (beta): sistema Linux completo di applicazioni che gira senza problemi sul desktop Windows, senza alcuna necessità di dover riavviare il computer per passare da Linux a Windows o viceversa.

Ulteo è un sistema basato su Debian / Ubuntu Linux, ma offre funzionalità innovative che non troverete in qualsiasi altra distribuzione Linux. In aggiunta al processo di sincronizzazione offriamo inoltre un sistema di autenticazione a livello mondiale (basato su kerberos) che consente un single sign-on per tutti i servizi locali e on-line di Ulteo.

Inoltre il sistema è strutturato in diversi layers dedicati (kernel, X11, KDE …) che sono in realtà montati su SquashFS file; abbiamo un meccanismo che può sincronizzare i file di ogni SquashFS con un dettaglio che permette di replicare ogni singolo bit dal server, per cui l’applicazione rimane sempre pulita e aggiornata.

Quando hai avuto e perché l’idea di Ulteo?

Ulteo è in linea con lo spirito di Mandrake Linux, quando ho voluto facilitare l’uso dei sistemi Linux ad un vasto pubblico.

In ogni caso, il concept di Ulteo è nella mia mente dalla fine del 2004, quando mi sono reso conto che i nuovi sistemi operativi e le nuove funzionalità si basano sempre più su servizi on-line. Così ho iniziato a chiedermi ed ad immaginare cosa potesse esserci oltre il tradizionale sistema operativo, e che, allo stesso tempo, mi permettesse di fare il system administrator dei pc dei miei amici e dei miei familiari.

Secondo te i software open source sono in grado di supportare applicazioni mission-critical?

Oh sì . Penso di sì, anche se in questo caso, non è una questione di essere software open o proprietario. La qualità di un software non dipende dalla sua licenza, ma, a mio parere il software open-source potenzialmente rende migliore il software.

Un altro punto importante riguarda l’uso di standard pubblici per quanto possibile, invece di norme proprietarie. L’interoperabilità è la chiave.

Quale pensi sarà la diffusione nel mondo del software open source?

Ci sono molte implicazioni in questo campo! A volte, lo sviluppo è fatto da persone isolate che danno vita a grandi progetti, a volte lo sviluppo è sostenuto da parte delle imprese commerciali. Ma il risultato in tutti i casi è software Open Source, software libero e può essere migliorato da chiunque abbia voglia e capacità.

Dal mio punto di vista, il software open source è come una grande ecosistema che non ha limiti, e io non mi stupisce che diventi il modello dominante per il software nei prossimi anni.

Quale sarà il business model del mercato open source, è la consulenza il futuro?

Forse consulenza, forse supporto tecnico, sicuramente la formazione sarà una parte del futuro modello di business del mercato open source. E ‘difficile indovinare che cosa succederà. Dall’altro canto, sono sicuro che stiamo assistendo alla fine del tradizionale modello di business del software, ed i grandi player del mercato ne sono già a consapevoli.

Dal tuo punto di vista qual è il futuro dell’IT?

A mio avviso, il futuro dell’IT è fatta di servizi Internet ad alta velocità accessibili da ogni dove , e che saranno sempre più facili da usare e “intelligenti”.

Quindi, sono abbastanza sicuro che assisteremo ad una rivoluzione in cui i protagonisti saranno le interfacce. Ad esempio con il lancio di IPhone, il touchscreen è diventato realtà e devo ringraziare Apple e Steve per questo. Tastiere e mouse sono probabilmente alla fine del loro ciclo di vita ed il prossimo passo sarà sicuramente lo sviluppo dell’oleografia digitale.

Qual è il tuo prossimo progetto?

Strare un paio di giorni fuori a contatto con la natura, senza computer, senza una connessione Internet, non sarebbe così male…:-)