Confindustria Digitale chiede modifiche urgenti con la legge di Stabilità

Responsabilità solidale negli appalti: aggravio di oneri per le imprese senza benefici per contrasto all’evasione

“Le recenti disposizioni sulla responsabilità solidale dell’appaltatore con il suo subappaltatore in materia fiscale hanno introdotto un meccanismo diulteriore appesantimento degli oneri burocratici che già gravano sulle imprese. E’ fondamentale che il legislatore modifichi al più presto queste disposizioni che caricano sulle imprese private l’onere di svolgere il ruolo che è proprio dello Stato, di controllo esattoriale, senza alcun concreto beneficio per il contrasto all’evasione. E’ fortemente auspicabile che venga colta l’occasione dell’approvazione della Legge di Stabilità per apportare le necessarie correzioni”.

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E’ quanto richiede Confindustria Digitale in relazione alle misure introdotte prima con il Decreto Semplificazioni fiscali (Dl 16/2012) e poi con il decreto Crescita e sviluppo (Dl 83/2012) a seguito delle quali le imprese appaltatricisono divenute responsabili in solido con i propri subappaltatori per il versamento dell’Iva e delle ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente. Vale a dire che se il subappaltatore non versa all’Erario, ne risponde il committente originario, il quale per non incorrere nelle pesanti sanzioni previste (da 5mila a 200mila euro) deve richiedere alla propria controparte la documentazione che comprovi la regolarità dei versamenti.

Per Confindustria Digitale “l’opera di contrasto all’evasione fiscale è doverosa, ma non può portare a gravare sugli operatori privati oneri impropri; infatti a seguito di queste disposizioni accade che le imprese debbano, per ogni fattura inviata nell’ambito di commesse in appalto, rilasciare una autocertificazione di regolarità contributiva che riporti gli estremi dei versamenti IVA e delle ritenute contributive da lavoro dipendente per il periodo a cui la fattura si riferisce. Con questo tipo di provvedimenti l’amministrazione tributaria imbocca una strada sbagliata, mentre invece sarebbe necessario accelerare il processo di interconnessione delle banche dati, di digitalizzazione delle procedure e degli apparati, di diffusione degli strumenti di pagamento elettronici.

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