Con Micro Focus, rehosting senza rischi

L’ambiente mainframe è progressivamente diventato un collo di bottiglia e la modernizzazione consente di superarne i vincoli tradizionali, per costruire applicazioni core in modo più produttivo, fornire servizi IT in tempi più rapidi e creare nuovo valore di business

Stando ai numeri, la chiusura dell’anno fiscale avvenuta lo scorso aprile ha dato molte soddisfazioni a Micro Focus, con una buona crescita del fatturato, malgrado la crisi, e un significativo incremento degli utili che si colloca sopra al 40%.

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Ancora meglio ha fatto l’area guidata da Pierdomenico Iannarelli, regional manager Italia & GME di Micro Focus, che oltre alla filiale italiana comprende Grecia, Turchia, Israele e gli Emirati Arabi.

La crisi non tocca Micro Focus

“Sembra paradossale, – afferma Iannarelli, durante la presentazione dei risultati finanziari, della strategia e degli obiettivi dell’azienda per il nuovo anno fiscale – ma la crisi ci ha aiutato molto. Infatti tutte le aziende che guardano al risparmio anche sulle spese IT, hanno privilegiato progetti che portano all’ammodernamento delle loro infrastrutture mediante processi di rehosting, passando dal mainframe a configurazioni dipartimentali più snelle, ma egualmente sicure. Grazie ai nostri prodotti e al nostro supporto, offriamo ai clienti la possibilità di costruire le soluzioni future salvaguardando gli investimenti del passato”.

Evolvere per non scomparire è diventato un imperativo per le aziende. In particolare quando si parla di sistemi IT, i team di sviluppo rappresentano un elemento fortemente critico nel futuro delle aziende. Quindi, un’accurata valutazione dei requisiti prima e una gestione poi di tutto l’application lifecycle management possono far risparmiare loro tempo e denaro.

“I tentativi di modernizzare i sistemi mainframe, – ha spiegato Iannarelli – possono soffrire della complessità delle applicazioni esistenti. Le nostre soluzioni per la modernizzazione accelerano i processi tradizionali di analisi, sviluppo, testing e messa in produzione delle applicazioni enterprise e critiche per il business, rendendo il percorso più semplice, lineare e produttivo. Questo semplifica la complessità dell’infrastruttura applicativa e supporta concretamente le aziende”.

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Dal mainframe alle piattaforme mobile

Da un decennio si parla del declino del Cobol. Tuttavia, l’85% delle applicazioni mission critical a livello mondiale viene ancora scritto con questo linguaggio ed eseguito su mainframe. Micro Focus offre ora la possibilità di modernizzare gli asset IT fondamentali presenti sui mainframe delle grandi organizzazioni, sia negli ambiti della Finanza che in quelli delle Telecomunicazioni, dell’Industria e della Pubblica Amministrazione, così da rendere le applicazioni flessibili e quindi in grado di rispondere rapidamente alle richieste di cambiamento da parte del business.

Una ricerca condotta per conto di Micro Focus denuncia la necessità del 50% di applicazioni in più per fronteggiare il fenomeno mobile. Le evoluzioni dei dispositivi mobili costringono le aziende a ripensare o adeguare le applicazioni a un nuovo concetto di accessibilità e fruizione. Per avere la certezza di realizzare software ottimizzato su qualunque piattaforma, Micro Focus affronta con proprie soluzioni anche il tema del test delle applicazioni enterprise verso il mobile.

“Le nuove piattaforme tecnologiche, – ha concluso Iannarelli – richiedono un approccio diverso dal solito. Con la nostra soluzione Silk for Mobile, è possibile controllare e avere la sicurezza che le nuove applicazioni mobili offrano sempre la qualità più elevata, sia in termini di funzionalità che di prestazioni”.