Con AmicoMed le startup entrano nella medicina

Finalmente anche nella Sanità, settore strategico per ognuno di noi ed anche per il Sistema Paese si sta diffondendo l’utilizzo delle nuove tecnologie. Quale sarà l’impatto sulla vita di tutti i giorni? Quali saranno i vantaggi ? Ne abbiamo parlato con Alessio Ascari uno dei fondatori di Quasarmed che ha realizzato un soluzione, AmicoMed per la rilevazione ed il monitoraggio della pressione arteriosa.

Qual è la storia di AmicoMed?

Amicomed Pressione è un servizio di telemedicina per il monitoraggio della pressione lanciato nel 2012 da Quasarmed. Nasce dall’incontro di noi  tre soci fondatori Alessio Ascari, in precedenza Senior Partner di McKInsey con responsabilità globale sul tema mHealth, Giangiacomo Rocco di Torrepadula, imprenditore che ha lanciato un’azienda nella distribuzione farmaceutica nel 2000 portandola nel 2012 a fatturare oltre 160 milioni di Euro, e Domenico Cianflone, primario di cardiologia del San Raffaele.

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La nostra idea nasce dall’osservazione di bisogni specifici – confermata anche da ricerche di mercato condotte nel 2012 – di pazienti e medici per la cura di una patologia molto diffusa, l’ipertensione arteriosa, che in Italia colpisce più di 15 milioni di persone. Per i pazienti si tratta dell’esigenza di avere un supporto medico costante per il monitoraggio della pressione e di un parere qualificato sulla loro condizione clinica anche nell’intervallo (spesso di mesi) tra una visita medica e l’altra. Per i medici vi è la necessità di ottimizzare un’operazione periodica necessaria per la salute dei pazienti avendo a disposizione dati preziosi in forma più facilmente leggibile e utilizzabile per valutare lo stato clinico e l’andamento della pressione nel tempo e l’efficacia dell’eventuale terapia. Consapevoli che nessun servizio di assistenza a distanza rivolto al paziente era disponibile in quest’ambito Quasarmed ha voluto colmare la mancanza lanciando sul mercato un servizio di telemedicina focalizzato sulla prevenzione e gestione delle patologie croniche in fase non acuta e non diretto esclusivamente alla gestione di situazioni complesse post-acute. Un servizio direttamente rivolto a tutti i consumatori che vogliono tenere i propri valori pressori sotto controllo da  casa o ovunque si trovino – anche più volte al giorno – in modo semplice ed economico.

Molti indicatori fanno ben sperare che la nostra idea  vada nella direzione di soddisfare un’esigenza di mercato reale e che gli italiani sapranno cogliere la grande opportunità offerta dalla telemedicina in un approccio b2c. I dati Istat 2010/IMS individuano un target potenziale di milioni di persone: si pensi che gli ipertesi diagnosticati in Italia ammontano ad oltre dieci milioni, senza considerare quelli non diagnosticati (che la Società Italiana di Ipertensione Arteriosa e l’OMS stimano in almeno altri cinque milioni) e le persone interessate alla prevenzione e alla cura della propria salute. Con il progressivo invecchiamento della popolazione questi dati non sono certamente destinati a diminuire né sembra diminuire la crescita della ‘tecnologizzazione’ degli Italiani (la penetrazione del cellulare ha da lungo tempo superato il 150% e gli smartphone ormai rappresentano oltre la metà della base installata) e dell’attenzione verso il benessere e la salute personale.

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Inoltre gli italiani, ancor più di altri Europei, hanno un’abitudine consolidata a investire e pagare di tasca propria per la salute: quasi la metà delle visite specialistiche e una quota significativa delle prestazioni di diagnostica sono pagate direttamente dai consumatori e non rimborsati dal SSN.

Siete una startup? Chi vi ha finanziato e quali sono i piani di sviluppo?

Sì Quasarmed è una startup italiana, pioniere a livello mondiale di un nuovo approccio alla telemedicina, riconosciuta anche come “startup innovativa” ai sensi della legge 221/2012 e qualificata come ambulatorio cardiologico dall’ASL Milano. Oltre ad un team di eccellenza che ha finanziato di tasca propria il seed e l’iniziale investimento di sviluppo, QuasarMed gode del supporto di un gruppo di ‘Business Angels’ con una significativa combinazione di esperienze funzionali, settoriali e a livello globale, che hanno creduto profondamente in questo progetto e ne hanno finanziato l’ulteriore crescita.

L’obiettivo è di raggiungere entro pochi anni un numero a 5 cifre di clienti e di estendere l’offerta dei propri servizi a diverse aree cliniche e a tutti i principali mercati europei.

Come mai avete deciso di investire nel settore della medicina?

Tutti i soci fondatori venivano da esperienze complementari nell’ambito della tecnologia, del mondo della sanità, della medicina e della telemedicina. Quest’ultimo soprattutto è un settore promettente, con ampie potenzialità e margini di crescita nel futuro. Innumerevoli studi scientifici ed economici hanno provato che la telemedicina è in grado di migliorare da un lato l’efficacia e l’appropriatezza delle cure e dall’altro il costo delle cure stesse, contribuendo a migliorare la qualità di vita del paziente. Forti delle esperienze e del know how maturati e viste le potenzialità del mercato i soci hanno deciso di investire nella telemedicina.

Come funziona il prodotto?

Il servizio AmicoMED Pressione non è un misuratore di pressione, né (solo) un App, né (solo) un servizio di storage dei dati, è un servizio medico-clinico che fornisce all’utilizzatore un’interpretazione medica qualificata dei propri valori pressori, sia puntualmente sia soprattutto in relazione alla storia del singolo, evidenziando, quindi, eventuali tendenze positive o negative che altrimenti potrebbero sfuggire.

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Il vero problema con l’ipertensione è infatti riconoscere queste tendenze e intervenire per evitare che si consolidino: pur essendo uno dei principali fattori di rischio cardiovascolare e la prima causa di ictus è molto spesso del tutto asintomatica nelle sue manifestazioni e non a caso viene definita il “killer silenzioso”.

Le persone che hanno una vita attiva non percepiscono quindi questa situazione e anche se la percepiscono spesso non riescono ad andare dal medico con la necessaria frequenza. Oggi AmicoMED consente a tutte queste persone di monitorarsi in continuo senza bisogno di spostarsi da casa e/o sottrarre tempo al lavoro. Diventa finalmente possibile affidare i dati sulla propria pressione a una struttura qualificata che avvisa tempestivamente quando veramente c’è necessità di un intervento medico (ad esempio perché la pressione sta subendo un rialzo, o perché la terapia non sta facendo effetto o altro).

Per prima cosa bisogna abbonarsi al servizio AmicoMed Pressione. Successivamente basta misurare la pressione con un qualsiasi apparecchio e inviare i dati pressori alla centrale medica in 3 modi: tramite il sito internet, usando l’apposita applicazione AMICOMED per smartphone (scaricabile gratuitamente sui principali appstore) o con una semplice telefonata. I parametri inviati dall’utente sono registrati e interpretati in tempo (quasi) reale e possono essere condivisi – previa autorizzazione – con un familiare o con il proprio medico o farmacista, per facilitare la gestione dell’eventuale terapia. Il responso viene dato in pochissimo tempo direttamente via smartphone/ web o al telefono se si sceglie la modalità telefonica.

Stiamo inoltre attivamente lavorando con diversi provider di tecnologia internazionali (ad esempio Qualcomm Life con cui è già stato firmato un accordo a novembre) per aggiungere a breve anche la possibilità di acquisire direttamente i dati pressori da un certo numero di misuratori di pressione qualificati e connessi via Bluetooth allo smartphone del cliente.

Ogni paziente ha una sua storia clinica come fate a tenerne conto?

Quasarmed ha messo a punto un algoritmo che ha recentemente ottenuto la certificazione CE come dispositivo medico di Classe IIa. L’algoritmo, denominato Pascal, implementato nel servizio AmicoMED Pressione, è il primo al mondo in grado di fornire un’interpretazione precisa e pressoché istantanea della storia pressoria del cliente. Ogni volta che il paziente si misura la pressione e invia i dati alla centrale medica l’algoritmo Pascal legge il dato interpretandolo nel contesto delle misurazioni già presenti in cartella e della storia clinica del paziente. In questo modo il paziente ha una valutazione dell’andamento della pressione nel tempo, un dato importante per il medico per meglio indirizzare e calibrare le cure e prevenire in alcuni casi il manifestarsi della patologia.

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Il vostro servizio garantisce un controllo a distanza, come gestite i diversi dispositivi utilizzabili?

AmicoMed Pressione è compatibile con qualsiasi misuratore di pressione standard in commercio proprio per non vincolare l’utilizzo del servizio a un dispositivo specifico. Per chi decide di comunicare i dati via smartphone l’applicazione Amicomed è disponibile sia per iphone/ipad sia per smartphone Android. Non c’è quindi vincolo di compatibilità. Per la modalità telefonica il sistema funziona chiamando un call center da un qualsiasi telefono e digitando i dati della pressione sulla tastiera. Abbiamo tenuto conto di tipologie di utenti diverse e garantito per questo motivo differenti modalità di comunicazione con la nostra centrale medica. Tutti i dati inviati sono poi archiviati su una cartella clinica digitale accessibile sempre ed in qualsiasi momento dal paziente dall’app via smartphone o nell’area riservata del sito di Amicomed.

Quali sono i costi del servizio?

Il servizio è disponibile a €19,95 al mese a rinnovo automatico e si può disdire in qualunque momento e per qualunque motivo dopo i primi tre mesi. A breve introdurremo anche la possibilità di pagare il servizio per un certo numero di mesi (ad esempio 6-12) con un unico pagamento iniziale una-tantum, ferma restando poi la possibilità di rinnovare al termine del periodo.

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Alessio Ascari è Co-Fondatore ed Executive Chairman di QuasarMed – azienda italiana all’avanguardia nello sviluppo e nell’offerta direttamente ai consumatori di servizi di telemedicina. Dal 2012, è anche Presidente di A&A Tech and Services SA, società di consulenza manageriale e tecnologica nonché cofondatore diTheRealFace, realtà impegnata nello sviluppo di strumenti di social navigation e social CRM.
Si laurea in Ingegneria delle Tecnologie Industriali Summa cum Laude presso il Politecnico di Milano nel 1990 e nel 1994 consegue l’MBA con Distinction (Henry Ford Prize) presso l’INSEAD di Fontainebleau.
Dopo un’esperienza biennale negli Stati Uniti, dal 1992 al 2012 lavora per McKinsey & Company Inc., ove segue prevalentemente i Top Client dei settori telecomunicazione e high-tech operanti in Europa, Medio Oriente e Sud Est Asiatico, e giunge a ricoprire la carica di Director (Senior Partner).
In questo ambito, sviluppa diverse iniziative sull’impatto dell’Innovazione Tecnologica nel mondo delle Telecomunicazioni e su altri settori. In particolare, nel 2009 lancia, in collaborazione con le Practice Global Healthcare ed EMEA Telecommunications, l’Iniziativa mHealth che guida a livello globale promuovendo il valore della telemedicina per aziende, sistemi sanitari e consumatori in numerosi Paesi del mondo. Nel 2012 lascia McKinsey per dedicarsi alla costruzione di Quasarmed.