Compuware: l’APM come leva competitiva

In un contesto IT in cui l’application performance management aumenta sempre più d’importanza, la multinazionale offre una completa visibilità end-to-end, consentendo alle aziende di ridurre i costi e i tempi di risoluzione dei problemi, con incremento del time to market e dei ricavi

Gartner ne è convinta: l’APM è oggi un vero focus per l’IT operations, tanto che per fine anno stima che la spesa globale per le soluzioni di questo genere sarà pari a 2,14 miliardi di dollari (+9% sui 2 miliardi del 2011). E a esserne convinta è sicuramente anche Compuware, che ha da tempo indirizzato i propri sforzi di ricerca e investimenti nel comparto dell’application performance management, ricevendone in cambio una continua crescita di fatturato e una posizione di leadership.

“E tutto ciò grazie alla bontà delle nostre soluzioni, le migliori sul mercato a detta degli stessi clienti – sostiene Antonio Garcia, APM general manager South Region della multinazionale -, obiettivamente differenti dalle altre poiché sono le uniche in grado di dare la massima visibilità lungo tutto il flusso applicativo, dal data center a qualsiasi dispositivo dell’utente: una qualità che possiamo far toccare direttamente con mano alla clientela, al contrario dei competitor…”.

Soluzioni che, a detta di Garcia, offrono un’accurata visione delle transazioni dal punto di vista dell’utente finale, incrementando la velocità delle transazioni stesse, velocizzando il time to market e riducendo i tempi di risoluzione delle problematiche. Il tutto tradotto in maggior efficienza e competitività, nonché in un aumento delle revenue per le aziende.

Un apporto di valore apprezzato dai clienti, afferma Emanuela Cagnola, APM sales director di Compuware Italia, secondo cui, “il nostro grande elemento di differenziazione è costituito dal passaggio dalla visibilità parziale, proposta da alcune società, alla visibilità su tutta la catena che offriamo noi, misurando in modo oggettivo e in tempo reale l’intero percorso, così da capire dove siano i problemi e risolverli rapidamente”.

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Visibilità end-to-end vera e propria, dunque, enfatizza Cagnola, frutto “della maturità e dell’innovazione della nostra architettura tecnologica, su cui Compuware ha investito molto in questi ultimi anni, tanto che oggi può tranquillamente parlare ai clienti di APM di nuova generazione, in grado di gestire la complessità dei moderni ambienti applicativi”, caratterizzati dallo sviluppo delle nuove tecnologie e degli strumenti di mobilità.

Contesto rispetto cui Garcia sostiene che Compuware abbia tutti gli elementi per primeggiare e crescere con alti trend, “anche in Italia, oggi il secondo mercato di successo per noi in Europa dopo la Francia, che sta conoscendo un grande momento, soprattutto nel finance, e rispetto al quale vedo ancora elevate potenzialità, specie nell’ambito governativo e delle utility in campo energetico”.

A confermare l’interesse per la PA è Cagnola, che sottolinea come Compuware intenda aumentare la penetrazione in questo settore, col potenziamento della sede romana. Potenziamento rivolto però anche alla struttura interna e alla comunità dei partner, al fine di sviluppare il business in senso lato, in virtù del fatto che “ciò che andiamo a proporre è d’interesse per tutti i settori e per ogni tipologia d’azienda, poiché oggettivare un servizio erogato è un tema sempre più caldo sia per i cio che per il management”.