Compellent virtualizza lo storage di Dell

L’estate scorsa non era riuscita a mettere le mani su 3Par Technologies, scavalcata da HP in una corsa all’ultimo dollaro durata tre lunghissimi mesi. Ma Dell non si è data per vinta e ha continuato a cercare il momento adatto e l’azienda adatta per portare a termine un investimento strategico nell’area dello storage.

Se 3Par vantava originali ed esclusive tecnologie nell’ambito della virtualizzazione nonché soluzioni in grado di competere nel settore dell’emergente cloud computing, Compellent Technologies, l’azienda oggi metabolizzata da Dell per un valore di 960 milioni di dollari, non è da meno e porta in dote all’azienda texana di Michael Dell, know-how tecnologico e competenze di tutto rispetto.

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Consolidare il business dello storage, che per Dell rappresenta soltanto il 3% dei 15,4 miliardi di dollari di fatturato complessivo, è diventata da tempo una priorità, poiché significa potere estendere il business tradizionale dei sistemi in un settore tra i più promettenti negli anni a venire.

Un percorso di acquisizioni intrapreso da tempo sia dalle global company come HP e IBM, sia dalle aziende nate e cresciute nello storage che, dopo avere vissuto i fasti dell’informatizzazione di base degli anni ottanta e novanta, hanno via via dato vita a soluzioni software di gestione del ciclo di vita dei dati per poi allargare il proprio orizzonte a soluzioni di virtualizzazione e cloud computing, come testimonia lo stesso caso di Emc, di cui Dell è partner commerciale.

Compellent Technologies è una società nata nel 2002. Nel primi nove mesi del 2010 ha riportato un fatturato di 110 milioni di dollari, evidenziando una crescita sull’anno precedente di oltre il 20%. La tecnologia software innovativa di cui è depositaria Compellent, Live Volume, permette ai clienti di disporre di soluzioni sempre più richieste nell’ambito della virtualizzazione delle risorse.

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Live Volume consente infatti allocazione dinamica dello storage e risolve problemi legati alla mobilità dei dati che si determinano a causa di cambi di applicazione, manutenzione, bilanciamento del carico e attività di disaster recovery.