Uno studio condotto a livello globale da parte di AMD evidenzia la crescente fiducia nei confronti del cloud computing in relazione al miglioramento delle prestazioni di business ottenute dalle aziende
AMD annuncia i risultati di uno studio condotto a livello globale sull’adozione del cloud computing e sull’atteggiamento dei responsabili IT di organizzazioni del settore pubblico e privato, nei confronti di questa tecnologia. La ricerca è stata condotta negli Stati Uniti, in Europa e nell’area Asia-Pacifico.
I risultati rivelano tendenze sia a livello globale che a livello regionale in merito all’adozione e all’uso del cloud computing, evidenziando l’importanza sia dell’infrastruttura che dei carichi di lavoro nella valutazione di un modello di cloud computing. In particolare, è emerso che:
• Il cloud computing sta crescendo rapidamente, con un 70% di intervistati che indica il cloud come una soluzione che sta già usando o che utilizzerà per applicazioni remote o per lo storage dei dati.
• Tra le organizzazioni che hanno già implementato soluzioni cloud, il 60% ha riferito di essere già in grado di cogliere il valore di business
• Tra gli attuali utilizzatori del cloud, il 92% considera che l’infrastruttura ha avuto un ruolo rilevante nella decisione di adottare il cloud computing.
“Sulla base dei risultati di questo studio condotto a livello globale, AMD crede che sia giunto il tempo in cui l’industria ripensi al modo in cui viene concepita la tecnologia cloud”, ha affermato Patrick Patla, general manager e vice president, divisioni Server e Embedded. “I risultati sottolineano il fatto che, mentre ci troviamo già ormai nell’era del cloud computing, ci sono approcci e atteggiamenti, ma anche preoccupazioni e livelli di maturità radicalmente diversi a seconda dell’ambiente di business. Dobbiamo quindi fornire indicazioni chiare su come ottimizzare l’hardware e il software per tutti i tipi di cloud, concentrandosi su specifici carichi di lavoro che sono prevalenti nel cloud e sul giusto equilibrio di prestazioni, potenza ed efficienza di costo che questi richiedono”.
Fino a un miliardo di dollari memorizzati nel cloud
Dal momento che l’adozione del cloud è in continuo aumento, si registra un conseguente incremento del valore dei dati che ‘vive’ nel cloud. Il 63% di coloro che utilizzano il cloud per ospitare i dati, stima di aver salvato dati per più di 250.000 dollari di valore, e dalle risposte generate dal sondaggio si può stimare che sul cloud si possa trovare un valore di dati fino un miliardo di dollari.
I CIO guidano la transizione strategica al cloud
Questa nuova era dell’IT è guidata per più del 50% dei casi dai CIO, dai responsabili IT e dai direttori IT, che attribuiscono grande importanza alla tecnologia che sta alla base del cloud. Il 92% degli intervistati che utilizza abitualmente il cloud ha affermato che l’infrastruttura è stata importante nella loro decisione di adottare il cloud computing, dissolvendo il mito che vorrebbe i clienti del cloud poco interessati ai server fisici che ospitano i loro dati. Le risposte dagli intervistati appartenenti al settore privato hanno inoltre permesso di identificare i carichi di lavoro che essi ritengono più adatti per il cloud computing, nell’ordine le e-mail, la finanza/contabilità e il Web serving.
Con un così chiaro livello di dati importanti che risiedono dell’infrastruttura IT del cloud, è imperativo per i fornitori andare oltre le attese e discutere delle questioni reali che stanno alla base del cloud. E-mail, finanza/contabilità e il Web serving rappresentano carichi di lavoro in rapida crescita all’interno del cloud, sebbene presentino richieste di calcolo sensibilmente differenti tra loro. AMD è in prima linea nell’approcciare il cloud computing attraverso l’utilizzo di un modello basato sui carichi di lavoro che fornisce soluzioni diverse a seconda delle necessità del singolo fornitore del servizio cloud e del cliente. Questo approccio è evidenziato da diversi client europei di AMD tra cui 1&1, Intergenia AG e Strato.
Il settore pubblico e il cloud
AMD ha inoltre esaminato in modo specifico l’atteggiamento del settore pubblico verso il cloud, rivelando che le autorizzazioni locali e federali stanno avendo un impatto significativo nell’accelerazione dell’adozione del cloud computing. Negli Stati Uniti, più del doppio degli intervistati ritiene che le politiche governative abbiano accelerato la transizione al cloud rispetto a coloro che pensano invece che queste l’abbiano rallentata, citando in primo luogo questo cambiamento come una modalità di riduzione dei costi. Circa metà degli intervistati appartenenti al settore pubblico di tutto il mondo ha osservato che le riduzioni di budget stanno spingendo sempre più organizzazioni in direzione del cloud.
Un ostacolo fondamentale che impedisce ancora al settore pubblico di abbracciare pienamente il cloud computing è rappresentato dalla necessità di possedere le necessarie conoscenze IT in-house per supportare questa tecnologia. Al momento, il 43% degli intervistati appartenenti al settore pubblico ha la sensazione di non essere in possesso delle competenze interne per passare al cloud, a fronte di una percentuale che nel settore privato si riduce al 23%.
I risultati del report includono:
• Lo stato dell’adozione del cloud: il 74% delle organizzazioni americane sta utilizzando o analizzando soluzioni cloud; seguito da un 68% in Asia-Pacifico e dal 58% in Europa.
• Fiducia nel cloud: circa un’organizzazione americana su 10 stima di aver salvato sul cloud dati per più di 10 milioni di dollari. Ad ogni modo, il 63% degli intervistati a livello globale indica nella sicurezza il più grande rischio collegato a questo modello.
• Comprensione e preparazione per il cloud: tra coloro che attualmente usano il cloud, il 75% ha le necessarie conoscenze IT per implementare immediatamente questa soluzione, a fronte del 39% di coloro che oggi si stanno interrogando sulla possibilità di implementarlo.
• Clienti del cloud: gli utenti del cloud accedono ai loro servizi principalmente via PC (90%), smartphone (56%), tablet (37%) e thin client (32%)