Il Cloud a VMworld

L’attenzione di VMware è ora concentrata sulle soluzioni Cloud e sulla virtualizzazione degli endpoint

Copenaghen – Dopo tante dissertazioni teoriche, la “nuvola” sta ormai arrivando alla fase più concreta delle realizzazioni pratiche e per tre giorni è stata protagonista nella capitale danese, sia per il clima autunnale che con la presenza di VMworld 2011 Europa, la manifestazione annuale di VMware per l’Emea, che ha visto la partecipazione di oltre 9.000 tra espositori, operatori del settore e utenti.

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«Le nostre soluzioni si focalizzano sull’eliminazione anziché sulla gestione della complessità IT, – ha spiegato dal palco Paul Maritz, presidente e Ceo di VMware – adottando un nuovo approccio che fa leva sull’infrastruttura Cloud e supporta la capacità dell’IT aziendale di agire quale fornitore di servizi verso le aree di business. Vanno in questa direzione i più significativi potenziamenti apportati a vCenter Operations, come pure l’introduzione delle nuove suite vFabric Application Management e IT Business Management, che permetteranno di amplificare il valore degli ambienti virtuali, raggiungendo i livelli di flessibilità e risparmio tipicamente consentiti dal Cloud computing».

DENTRO ALLA NUVOLA

La transizione verso ambienti Cloud e la crescente rapidità della domanda di nuove applicazioni portano le funzioni IT aziendali a ridefinire le modalità con le quali sviluppare e gestire le procedure. Per acquisire maggiore flessibilità e aumentare le performance, VMware propone vFabric Application Management, che permette di implementare e amministrare la nuova generazione di applicazioni che operano con infrastrutture virtuali.

«Ho vissuto prima l’esperienza dei mainframe e poi quelli dei client server – ha commentato Maritz -, ma ora i nuovi ambienti richiedono anche un nuovo modo di pensare al delivery dei servizi IT, con strumenti e processi di gestione che devono essere adeguatamente aggiornati per poter supportare un approccio integrato e flessibile, in grado di fare da ponte attraverso l’attuale IT divide».

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Infatti, con l’affermarsi degli ambienti Cloud privati, il ruolo dell’IT aziendale si conferma come fornitore di servizi per le aree di business e deve offrire maggiori livelli di visibilità sui costi e sulle prestazioni. A questo riguardo, VMware ha messo a punto la suite IT Business Management, che permette ai Cio di assumere decisioni informate, sulla base di costi, rischi, performance e conformità, per ottimizzare il valore degli investimenti tecnologici, in allineamento con le esigenze del business, e per poterli condividere in modo comprensibile.

AI CONFINI DELLA NUVOLA

Tra i molteplici annunci, come ha evidenziato Alberto Bullani, regional manager per Italia e Grecia, vanno considerate anche le nuove soluzioni per la semplificazione dell’IT nelle piccole e medie imprese, perché sicuramente di grande interesse per il nostro mercato. Con il potenziamento del servizio VMware Go Pro e l’introduzione di vCenter Protect Essentials Plus vengono ora implementate in maniera intuitiva ed economica la gestione agentless di macchine fisiche e virtuali, le funzionalità di asset discovery e la sicurezza degli endpoint.

Proprio in relazione alla crescente complessità nella gestione dei molteplici strumenti che possono essere impiegati dagli utenti finali, assume un’importanza rilevante anche la virtualizzazione di smartphone e tablet ai confini della nuvola.

Vittorio Viarengo, vice presidente per l’End User Computing di VMware, durante una piacevole e stimolate dimostrazione tenuta sul palco, ha simulato il primo giorno di lavoro di un executive presso una nuova azienda, dove le applicazioni potevano essere usate su differenti device grazie a una gestione completamente virtualizzata dell’endpoint tramite VMware View.

Un successivo approfondimento con Brian Gammage, chief market technologist per l’end user computing di VMware, ha consentito di delineare meglio le richieste degli utenti e il percorso evolutivo di questa soluzione.

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INTORNO ALLA NUVOLA

Anche quest’anno, moltissimi sono stati gli sponsor della manifestazione, sia tra i fornitori di soluzioni che tra i produttori di hardware, quali IBM e HP, ma tra questi spiccava EMC2, già proprietario di VMware. Infatti, negli ambienti Cloud, al pari della rete e dei server, lo storage rappresenta la terza risorsa pregiata.

Tra le varie funzioni necessarie, come ha spiegato Michael Heffernan, chief technologist per la virtualization di Hitachi Data Systems, la società giapponese offre anche un sofisticato sistema di disaster recovery, che assicura elevati livelli di business continuity in ambiente VMware e allo stesso tempo ne riduce la complessità e i costi operativi.

Sul fronte del software e dei servizi, molti partner hanno presentato soluzioni all’avanguardia, ma un’attenzione particolare è andata a quelle sulla sicurezza, come quelle proposte da due sponsor di rilievo quali Symantec e Trend Micro. In particolare, Anthony O’Mara, senior vice president Emea di Trend Micro, ha commentato l’estensione dell’accordo con VMware per la commercializzazione di una soluzione completa, semplice e integrata della sicurezza negli ambienti virtualizzati (http://it.trendmicro.com/it/about/news/pr/article/20110922120358.html).

L’offerta prevede una proposta combinata, che riunisce in un’unica soluzione le funzionalità anti-malware agentless di Trend Micro Deep Security con quelle di VMware vShield Endpoint.

Infine, durante la giornata conclusiva, sono state premiate le esperienze più significative fatte da tre aziende utenti, tra queste la prima è stata l’italiana Ducati, e sono stati annunciati due importanti accordi. Il primo di questi riguardava la partnership con Telefónica, che grazie all’impiego di VMware Horizon Mobile permetterà ai propri clienti la scelta di un unico device Android per l’uso sia di lavoro che personale, e il secondo con SAP, che ha scelto l’infrastruttura Cloud di VMware per il proprio progetto interno di riorganizzazione della piattaforma che supporta i servizi di business erogati.

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