Steve Ballmer, in videoconferenza, ci ha raccontato le novità di Office 365
Quando a fare un annuncio è l’amministratore delegato in persona, si tratta in genere di una cosa grossa. A maggior ragione quando si parla di colossi dell’IT abituati a presentare nuovi prodotti e nuove soluzioni quasi ogni giorno. Che cosa ha spinto allora Steve Ballmer, Ceo di Microsoft ad annunciare personalmente, in streaming e videoconferenza, il lancio ufficiale di Microsoft Office 365? La convinzione che si tratti di un servizio destinato a cambiare i paradigmi stessi dell’industria IT. Microsoft Office 365, infatti, che rappresenta l’evoluzione naturale di Microsoft Bpos (Microsoft Productivity Online Standard Suite), riunisce Microsoft Office, SharePoint Online, Exchange Online e Lync Online in un unico servizio Cloud sempre aggiornato, a un costo mensile predeterminato.
Introdotto in versione beta alcuni mesi fa, solo in Italia ha già raggiunto quota 70mila installazioni (posti di lavoro) e altre 12mila sono in dirittura d’arrivo. Visto il successo registrato in fase di strat-up, le aspettative per il mercato italiano sono elevate – si parla di un 50% di piccole e medie imprese convertite al Cloud entro tre anni – anche perché nel nostro Paese esiste un’ampia fascia di utenza che non ha mai superato del tutto una profonda diffidenza nei confronti dell’IT, considerato un male necessario, costoso e difficile da implementare e mantenere aggiornato. Demandare all’esterno tutte le complessità legate all’IT potendo continuare a utilizzare, nel contempo, gli strumenti di produttività personale cui si è abituati potrebbe fare la differenza, anche grazie a un modello di pricing chiaro e trasparente: per organizzazioni con 1-25 utenti (fino a un massimo di 50) il costo della’abbonamento al servizio, per esempio, è di 5,25 euro per utente al mese, con la possibilità di annullare la sottoscrizione in qualunque momento, senza alcuna penale per una eventuale disdetta anticipata.
Naturalmente, per far crescere rapidamente questo business, il coinvolgimento dei business partner è fondamentale, e infatti il colosso di Redmond ha sviluppato un imponente ecosistema intorno a Office 365 che include system integrator, vendor di software, reseller e altri anelli della filiera (solo in Italia, oltre 600) che stanno cominciando a integrare Office 365 nei servizi offerti, dall’hosting Web alle connessioni Internet fino alle soluzioni finanziarie e ai servizi mobili: sapendo che il Cloud è supportato da Microsoft, infatti, si sentono tranquilli. Senza contare, poi, alcune alleanze strategiche che potrebbero dare un impulso particolarmente significativo alla diffusione di questo nuovo paradigma, come quella con Vodafone, che offrirà Office 365 ai propri clienti business in abbinamento al servizio di telefonia hosted Vodafone Rete Unica.