Il vulcano islandese Eyjafjöll fa registrare in Italia un +56% nella videocomunicazione
La crisi che ha colpito il trasporto aereo a causa dell’eruzione vulcanica islandese ha lasciato a terra milioni di persone in tutto il mondo mettendo a dura prova anche le aziende che si sono trovate a fronteggiare incontri annullati e personale impossibilitato a ritornare alla propria sede.
Tuttavia Regus, leader mondiale di soluzioni per gli spazi di lavoro e provider della rete di videocomunicazione ad accesso pubblico più estesa con 2.500 suite in tutto il mondo, testimonia la resilienza delle aziende italiane: durante la settimana è stato registrato un incremento del 56% nell’utilizzo dei servizi di videocomunicazione nei centri della penisola.
Questo strumento ha permesso di alleviare i problemi del blocco aereo consentendo alle aziende di continuare a lavorare come al solito.
Dallo scorso giovedì 15 Aprile, quando l’eruzione ha iniziato a far sentire i suoi effetti sui voli aerei, la richiesta di riunioni virtuali è cresciuta come non mai: in tutta Europa è aumentata del 180% da una settimana all’altra, mentre il lunedì le chiamate ai call center Regus sono state del 450% superiori alla media quotidiana; anche il sito Web è stato inondato di visite.
Mauro Mordini, Responsabile Regus Italia, ha commentato “Questa crisi ha proiettato la videocomunicazione all’attenzione dei professionisti come alternativa economica e di alta qualità alle trasferte internazionali. Più dell’80% dell’incremento è stato generato da nuovi clienti e nuovi utilizzatori dei servizi di videocomunicazione.
Il messaggio che ne emerge è questo: la prossima volta che queste persone dovranno organizzare una trasferta di lavoro, penseranno bene a procurarsi un telecomando per la videocomunicazione anziché il passaporto”.
“L’intera esperienza ha portato le aziende a capire quale sia la loro dipendenza dal trasporto aereo che, non dimentichiamo, è oltretutto costoso in termini di budget e di tempo sottratto al lavoro effettivo, senza considerare i danni all’ambiente.
Le nostre ricerche suggeriscono che la videocomunicazione possa ridurre i costi dei viaggi di lavoro fino al 75% con emissioni di anidride carbonica davvero trascurabili”.
Aziende di ogni parte del mondo stanno adottando la flessibilità della videocomunicazione. Steve Delity, Presidente e CEO di Rapid Micro Biosystems Inc., una società del Massachusetts, ha affermato: “Facciamo molti affari all’estero, e il blocco del traffico aereo per un periodo così lungo è stato davvero devastante.
Tuttavia, anziché rimandare le riunioni più importanti, abbiamo optato per un collegamento video che ci ha permesso di mantenere il contatto con clienti e partner continuando a lavorare come sempre”.