Cloud: come possono le aziende adeguarsi a questo nuovo scenario?

L’opinione di Klaus Gheri, Vice President Network Security, Barracuda Networks

Il cloud è ormai una realtà che non può essere ignorata e che continuerà a prevalere. A conferma di ciò, in particolare, incidono i fattori macroeconomici quali l’efficientamento dei costi e la necessità di migliorare le performance. I benefici che la nuvola può portare a livello di infrastrutture e scalabilità non sono gli stessi che le aziende possono costruirsi da sole mantenendo gli stessi standard di prezzo e qualità. In questo contesto, la protezione dei dati e i dubbi sulla sicurezza sono sfide a cui si dovrà necessariamente trovare delle risposte.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Le grandi strutture aziendali pongono nuovi compiti ai responsabili IT

Dobbiamo abbandonare l’idea delle reti isolate. Le reti WAN o LAN non sono più protette da chiari perimetri fisici, mentre le strutture diffuse o distribuite stanno diventando la norma. Tuttavia, non importa quanto siano promettenti o positive le nuove possibilità offerte dal cloud alle aziende, ciò non vuol dire che i decisori possano semplicemente sedersi e rilassarsi. Nuovi compiti critici per il business li attendono: devono garantire l’accesso dall’esterno ai servizi cloud e dall’interno all’infrastruttura cloud.

La gestione intelligente del traffico è un prerequisito per la disponibilità di rete

In primo luogo bisogna considerare la qualità del servizio, che è stata controllata utilizzando il bilanciamento del carico tra sistemi virtuali di background. Quando sorgono picchi di carico, questi devono essere distribuiti in modo intelligente attraverso le risorse cloud disponibili. Ciò sarà sempre più importante man mano che la nuvola diventerà più globale e de-localizzata. La rete stessa dell’architettura cloud sarà coinvolta: i provider di servizi non possono sollevare i loro clienti di questo “onere” poiché possono dirigere solo i flussi di dati a livello macro. Tocca al cliente essere proattivo in fatto di gestione intelligente del traffico, vale a dire una gestione capace di analizzare e stabilire le priorità sul fronte delle applicazioni, determinando quali query siano importanti e critiche a livello di tempistiche.

Leggi anche:  Intesa, a Kyndryl Company, ha aderito al Cloud Signature Consortium

Le prestazioni a prova di guasto e l’alta disponibilità di rete per le proprie infrastrutture cloud

Nel secondo caso – vale a dire la sicurezza nell’accedere alle risorse cloud – l’azienda dovrà rivalutare la questione delle prestazioni a prova di guasto. Quanto sono critici i momenti di indisponibilità della rete? Quando le soluzioni basate su cloud come Windows 365 sono implementate all’interno dell’azienda? Come ci si può assicurare che un guasto della linea dati non porterà ad una catastrofe? La maggior parte dei provider di linea non fornisce alcun risarcimento. Non è sempre facile rispondere alle emergenze anche nel caso di aziende in cui le singole sedi sono collegate. La spesa associata a linee altamente disponibili è spesso sproporzionata per le loro connessioni cloud. I dipartimenti IT rispondono a queste sfide combinando diversi collegamenti ridondanti, ma tecnicamente indipendenti di qualità inferiore. Queste linee dovrebbero essere monitorate e il traffico dati dovrebbe essere gestito in modo intelligente a seconda dell’utilizzatore della tipologia e della disponibilità della banda. Le regole devono arrivare da un esperto IT che ha approfondito il tema nel dettaglio.

La sfida di fornire e gestire l’accesso ai servizi cloud da entrambe le direzioni, dall’esterno e dall’interno, influenzerà in modo significativo il ruolo del professionista IT nelle aziende del futuro.