Iniziano ad arrivare i primi positivi riscontri a seguito della ristrutturazione messa in atto nel corso degli ultimi due anni da Cisco
L’ultimo trimestre fiscale, terminato il 31 gennaio, si è concluso con risultati superiori alle stime degli analisti, sia in termini di utili che di fatturato. I profitti sono stati di 2,2 miliardi di dollari contro 1,5 miliardi del trimestre 2010, risultato equivalente a un incremento del 42%. I ricavi sono invece aumentati del 10,6% per un volume complessivo di 11,5 miliardi contro i 10,4 del precedente trimestre.
La società torna ad essere nuovamente apprezzata a Wall Street. Il valore dell’azione dopo avere toccato il minimo annuale nell’estate scorsa, 13 dollari per azione, è oggi tornata ai livelli registrati lo scorso febbraio e quota 20 dollari.
L’esercizio fiscale 2011 (agosto 2010-luglio2011) era terminato con una crescita di fatturato dell’8%, 43 miliardi contro i 40 del precedente anno, ma all’aumento del giro d’affari aveva corrisposto una diminuzione degli utili, 6,4 miliardi contro i 7,7 della fiscalità 2010. Il ritorno a una più marcata profittabilità, conseguito nell’ultimo trimestre, appare quindi un risultato importante.
Nel corso del 2011 Cisco ha eliminato circa il 10% dei propri dipendenti e ha abbandonato alcune linee di prodotto considerate non core associate in particolare al segmento consumer come la video camera Flip.
Per Cisco si è trattato di una rifocalizzazione sui prodotti strategici di switching e routing. L’obiettivo è ridurre la tendenziale erosione di quote di mercato da parte di competitor del calibro di Juniper, Netgear e HP. Nell’ultimo trimestre i comparti switchin e routing sono cresciuti dell’8%, generando rispettivamente valori di 3,6 e 2,1 miliardi di dollari. Come affermato da Chambers la società è riuscita a impostare una nuova sostenibilità e redditività dei prodotti. Nel complesso la marginazione è più alta e la nuova politica intrapresa è ben rappresentata dalla linea di più recente introduzione, quella dei Nexus switch.
Eccellenti risultati sono stati ottenuti anche all’interno della dimensione dei prodotti di collaboration, tra cui spiccano i sistemi di telepresence e videoconferenza, i quali hanno generato un fatturato di 1 miliardo di dollari, il 10% in più rispetto al precedente trimestre.