Cisco investe nel Wi-Fi cloud di Meraki

1,2 miliardi di dollari cash. E’ questa la cifra sborsata da Cisco per acquisire Meraki Networks, un’azienda di San Francisco, specializzata originariamente in tecnologia wireless in ambienti campus e negli anni estesa anche in ambito enterprise

Meraki trae origine dal progetto Roofnet realizzato nel 2006 presso lo MIT di Cambridge, Boston, ed è stata nel tempo sostenuta anche con investimenti da parte di Google. Roofnet è un progetto basato su tecnologia WiFi il cui focus fu inizialmente costituito dall’area metropolitana di San Francisco, per poi progressivamente spostarsi su target eterogeni: dagli hotel, alle scuole, a strutture residenziali di una certa complessità ed estensione e arrivare, infine, all’ambiente corporate. Il vero successo di Meraki ebbe infatti iniziò nel 2009 quando introdusse una nuova tecnologia enterprise di accesso Wi-Fi che poteva essere gestita via web.

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L’importanza delle reti wireless

L’interesse di Cisco nei confronti di Meraki rappresenta la crescente importanza assunta dalle infrastrutture Wirelles LAN in conseguenza delle diffusione massiva di smartphone e tablet. In tutte quelle realtà dove esiste una comunità di utenti o dipendenti, nasce la necessità di creare reti wireless che permettano accesso e condivisione di informazioni. Non che Cisco non abbia investito in questi anni in questa tecnologia, ma come sempre accade, nuove tecnologie e idee originali, nascono spesso al di fuori di perimetri tecnologici consolidati.

Il valore di Meraki è rappresentato dal software di mesh networking e servizi di gestione via cloud. Quest’ultimo è per Cisco di valore strategico in un’ottica di evoluzione e consolidamento della tecnologia e servizi di rete.

Sanjit Biswas, ceo di Meraki, ha commentato le indiscrezioni sull’acquisizione che si sono rapidamente diffuse sulla rete definendo il tutto un evento inatteso. “Sei anni fa eravamo tre ragazzi del MIT e ci chiedevamo dove ci avrebbe negli anni condotto la nostra iniziativa. Avevamo delle idee interessanti, ma non sapevamo cosa e come sarebbe poi successo. Quando Cisco è venuta a proporci una offerta di acquisto, la prima reazione è stata “No, grazie, vogliamo proseguire per la nostra strada”. Ma nel corso delle settimane, dopo avere valutato attentamente cosa poteva significare l’integrazione con Cisco in termini di espansione globale, e la possibilità di diventare il nucleo del Cloud Networking Group all’interno della nuova compagine aziendale, abbiamo valutato positivamente la proposta”.

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