Chiesi Farmaceutici, nel futuro con NetApp e Sinergy

L’importante azienda farmaceutica privata unifica lo storage per avere massima flessibilità e scalabilità, a supporto di un business in continua crescita

Chi percorre l’Autostrada del Sole tra Milano e Bologna lo nota subito. Da circa due anni, proprio appena dopo lo svincolo per Parma, svetta un building imponente ma snello, che ospita il centro ricerche e la direzione generale di Chiesi Farmaceutici. La costruzione del nuovo quartier generale è il coronamento di un percorso iniziato quasi 80 anni fa nel centro storico di Parma, quando Giacomo Chiesi, un farmacista con il sogno della ricerca, acquista il Laboratorio Farmaceutico Parmense dando così inizio alla sua avventura imprenditoriale. Da allora, una progressione costante ha portato Chiesi Farmaceutici alle attuali dimensioni di azienda di stampo internazionale, con 3.830 dipendenti, 1.545 dei quali in Italia, un fatturato 2012 di 1,107 miliardi euro, con previsione di crescita a due cifre anche per quest’anno. Ma non solo: la società opera in cinque continenti con 25 filiali dirette, mentre i prodotti sono distribuiti in oltre 65 paesi, e dispone oggi di 320 ricercatori che operano in quattro laboratori, il più importante dei quali è quello di Parma, mentre gli altri sono a Parigi, a Rockville, Maryland negli Usa e a Chippenham nel Regno Unito. Inoltre, 600 persone sono impiegate nella produzione in Italia, Francia e Brasile.

La ricerca in primo piano

Punto di forza di Chiesi è la Ricerca: nel 2012, l’investimento annuo in R&D è stato vicino ai 200 milioni, cioè quasi il 20% del fatturato, un volume di investimenti che la pone al primo posto in Italia tra le aziende farmaceutiche, all’ottavo posto tra le aziende italiane di tutti i settori, e al 12° posto in Europa. Le aree in cui la società è attiva solo soprattutto quella respiratoria, con farmaci molto innovativi soprattutto per il trattamento dell’asma, quella della neonatologia, tra l’altro anche con un prodotto salvavita per i bambini prematuri con sindrome da stress respiratorio, e infine l’ambito special care. Infine, a fine agosto è stata acquisita una società che opera nell’ambito delle biotecnologie in Danimarca, come primo passo verso un’espansione nell’ambito biotech.

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Dati in crescita esponenziale

Per un azienda come Chiesi, che vede ogni anno crescere in modo significativo il volume di dati da gestire, era di vitale importanza trovare soluzioni altamente scalabili e flessibili che le consentissero di potenziare lo storage senza dover modificare di volta in volta l’infrastruttura. Ogni nuovo farmaco deve infatti essere sottoposto a procedure di approvazione molto rigide, in quanto bisogna assicurare la conformità a standard qualitativi altissimi, per poter essere prescritto a pazienti in tutto il mondo. Di fronte a un incremento dei volumi dei dati che è superiore al 15-20% all’anno, con picchi dovuti alla ricerca, che utilizza sistemi che acquisiscono dati in maniera continuativa 24 ore al giorno per 365 giorni, l’azienda ha scelto di affidarsi alle soluzioni NetApp e alla consulenza strategica del system integrator Sinergy, sviluppando un cloud privato virtuale che aiuta ad accelerare le operazioni e innalzare i livelli di efficienza senza compromettere le sicurezza dei dati. “Grazie alle soluzioni NetApp e alla consulenza di Sinergy abbiamo potuto implementare un’infrastruttura in grado di assicurare all’azienda notevoli benefici in termini di scalabilità, flessibilità e semplicità di gestione e aggiornamento – conferma Arrigo Guzzon, Chief Technical Officer di Chiesi -. Abbiamo iniziato nel 2009 con i NAS di NetApp, poi abbiamo avuto esperienza diretta di tutte le funzionalità. Quello che ci piace è la dotazione software che ci ha permesso di raggiungere una flessibilità davvero ineguagliata finora, visto che abbiamo potuto integrare database, piattaforme di file sharing e altre funzionalità con un unico sistema. Ma non solo: la disponibilità è sempre assicurata ai massimi livelli”.

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La soluzione in dettaglio

Oltre ad aver utilizzato la soluzione NetApp di Unified Storage, per unificare e consolidare lo storage SAN e NAS, nel data center principale sono stati installati circa 80TB utili per la parte di produzione e circa 100TB per la parte di backup dei sistemi. Inoltre, su un sito situato a pochi chilometri di distanza dalla sede di Chiesi, è stato installato, sempre su tecnologia NetApp, un sistema FAS V3140 per la replica di tutti i dati aziendali che con l’utilizzo della soluzione SnapVault, mette al sicuro tutto il patrimonio informativo e strategico del Gruppo in caso di eventi disastrosi.

Infine, Bruna Bottesi, CEO di NetApp Italia, ha fatto notare le “similitudini tra Chiesi e NetApp, anche se in campi diversi: in primo luogo nell’innovazione, perché anche NetApp ha fondato la propria crescita su innovazioni tecnologiche in grado di differenziarci rispetto a chi è già da tempo sul mercato. Gli esempi non mancano: il più recente è il cloud, con il nostro sistema Cluster OnTap, che permette massima scalabilità con un unico software di gestione e la possibilità di effettuare tutte le operazioni cloud senza mai fermare le macchine. Infine, sono molto orgogliosa che Chiesi abbia vinto il nostro premio a livello europeo”. Il riferimento è al recente Innovation Award per l’area EMEA, il premio che NetApp assegna ogni anno ai clienti che hanno saputo scommettere sull’IT come fattore competitivo.