Le compravendite hanno segnato un trend positivo da aprile a giugno ma rimangono comunque inferiori rispetto ai dati del primo semestre 2012
Il Centro Studi di Casa.it ha realizzato il secondo di una serie di dossier dedicati all’analisi dell’andamento del mercato immobiliare residenziale nelle regioni italiane che, in questa occasione, si concentra sulla Lombardia.
Nel secondo trimestre 2013 (aprile-giugno), secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, le compravendite nelle province di Cremona (+29,2%), Pavia (+26,8%) e Bergamo (+23,5%) risultano in crescita rispetto al primo trimestre dell’anno, mentre i comuni che registrano migliori performance sono Brescia (+25,2%), Pavia (+26,3%), Varese (+20,8%) e Mantova (+45,5%).
I segnali parzialmente positivi sarebbero dovuti alla “fase calante” dei prezzi degli immobili che ha ridotto il divario tra domanda e offerta.
Tuttavia, i dati, all’apparenza positivi, celano una flessione se confrontati con quelli del primo semestre 2012: se a Pavia e Como il calo è stata tutto sommato contenuto, oscillando tra un –5,8% e un – 5,6% , è Cremona a registrare la performance peggiore (-10,3%). I comuni che hanno registrato i cali meno drastici sono Milano e Como.
Per quanto riguarda i prezzi, 8 capoluoghi su 11 registrano prezzi in calo. Milano risulta ancora essere il comune con i prezzi più alti di offerta (sopra i 4000 euro/mq), seguito da Como (3000 euro/mq), Bergamo (sopra i 2700 euro/mq) e Monza (2600 euro/mq). Al contrario, Cremona è il capoluogo con i valori più bassi (meno di 1600/mq).
In quasi tutti i comuni i prezzi, tra gennaio e settembre 2013, hanno registrato dei cali, ad esempio -5,8% a Monza, -5,3% a Pavia, -4,4% a Cremona e -3,9% a Milano. A Lecco, Sondrio e Varese i prezzi al mq rimangono invariati mentre solo a Como è stato registrato un aumento dell’1,7%.
“Un aspetto da evidenziare è la differenza, in alcuni casi molto marcata, tra i prezzi di offerta e di domanda, che probabilmente contribuiscono a rallentare il mercato in un momento già di per sé difficoltoso” dichiara Daniele Mancini, Amministratore Delegato di Casa.it. “A Milano la differenza media di prezzo tra chi vende e chi intende acquistare è di 600 euro/mq, ciò significa che tra venditore e acquirente può esistere una discrepanza di 60.000 Euro nel caso di un appartamento di 100 mq.”
La differenza tra i prezzi di offerta e di domanda a Como è ancora più rilevante e ammonta a 900 euro/mq, mentre a Lodi è di appena 200 euro/mq.
Per quanto riguarda i tagli più richiesti è il trilocale la tipologia di immobile sul quale si concentra la maggior parte della domanda, seguito in genere dal bilocale tranne a Cremona, Lodi, Mantova e Monza dove chi cerca casa predilige il trilocale e il quadrilocale.