Dalla ricerca Doxa, realizzata con la consulenza tecnica di MasterCard emerge che l’attuale crisi finanziaria mette gli italiani, indipendentemente da ceto sociale, fascia di età e area geografica, di fronte alla necessità di dotarsi di validi e sicuri strumenti di controllo delle spese
Federconsumatori lancia la prima “Guida alle carte di pagamento”, realizzata con la consulenza tecnica di MasterCard. Un manuale completo e facilmente fruibile pensato appositamente per i consumatori, in grado di fornire loro suggerimenti e indicazioni preziose per un uso responsabile degli strumenti di pagamento elettronici.
Contiene, infatti, utili consigli per utilizzare le carte per pagamenti semplici, veloci e in tutta sicurezza, anche in occasioni di acquisto “non tradizionali”, come su Internet o in tabaccheria. Sono presenti inoltre preziose indicazioni per risolvere i piccoli e grandi problemi che si possono incontrare nell’utilizzo quotidiano delle carte di pagamento, come la perdita del codice PIN, il furto o smarrimento della carta o la non accettazione di una transazione da parte di un esercente. Infine, vengono descritte le caratteristiche principali delle nuove carte contactless, sottolineando la loro semplicità e sicurezza nei pagamenti e alcune indicazioni relative allo shopping online, un fenomeno sempre più in crescita anche in Italia.
In occasione del lancio della Guida, è stata inoltre illustrata una ricerca realizzata da Doxa per Federconsumatori, sempre con la consulenza tecnica di MasterCard, sul comportamento degli italiani nei confronti dei pagamenti elettronici soprattutto in relazione all’utilità per il controllo della spesa. Infatti, quest’ultimo aspetto, vista anche l’attuale situazione di crisi diffusa e di disponibilità economiche mediamente più ristrette rispetto al recente passato, sta sempre più rivestendo un ruolo significativo all’interno dell’immaginario dei consumatori. E dalla ricerca emerge proprio che l’attuale crisi finanziaria mette gli italiani, indipendentemente dal ceto sociale, dalla fascia di età e dall’area geografica, di fronte alla necessità di dotarsi di validi e sicuri strumenti di controllo delle spese.
Dalla ricerca emerge, infatti, una crescente consapevolezza da parte degli italiani della possibilità data dell’utilizzo delle carte di pagamento di tenere sotto controllo le spese: ormai la conoscenza dell’SMS alert è posseduta e apprezzata dalla stragrande maggioranza degli intervistati (81%), così come la possibilità di bloccare immediatamente la carta in caso di furto o smarrimento (80%). Meno conosciuta, soprattutto da chi non effettua frequentemente acquisti online, è la possibilità di utilizzare un codice personale nelle transazioni su Internet (come il SecureCode): gli utilizzatori rappresentano il 59% del campione. La maggioranza di chi però svolge abitualmente operazioni di e-commerce (72%) è a conoscenza di questo strumento che permette un maggior controllo delle proprie transazioni. A conferma dell’apprezzamento della possibilità che gli strumenti di pagamento elettronico danno nel tenere sotto controllo le spese effettuate, dalla ricerca emerge anche che per il 66% degli italiani questa tematica non costituisce una fonte di preoccupazione quando si tratta di scegliere se pagare con carta.
Nonostante il buon livello di conoscenza degli strumenti che possano aiutare i consumatori ad essere confidenti dell’uso delle carte, soprattutto per quanto riguarda la protezione contro un uso fraudolento, una larga parte dei consumatori è ancora restia ad utilizzarle. Infatti, risultano fonti di preoccupazione la possibilità di addebito di una spesa non effettuata (per il 49% del campione) e della perdita della carta e/o del PIN con conseguente possibilità per altri di effettuare spese (52% degli intervistati).
In conclusione, gli italiani hanno ancora bisogno di essere educati su alcune importanti strumenti di protezione relative alle carte, tra cui la “liability” che protegge i consumatori dopo il blocco di una carta, tutelandoli per eventuali spese sostenute prima del blocco, per qualsiasi spesa superiore a un totale di 150 euro.
L’indagine ha poi fatto emergere come gli italiani stiano prendendo sempre più confidenza con gli strumenti di pagamento elettronici, riconoscendo loro maggiore velocità e semplicità dei pagamenti rispetto al contante, caratteristiche apprezzate dal 40% del campione. Grazie a questi vantaggi, gli strumenti di pagamento alternativi al contante stanno progressivamente diventando sempre più uno strumento utilizzato dagli italiani: il 66% degli intervistati ha usato almeno una carta negli ultimi 12 mesi. Più della metà del campione (61%) ha usato la carta di pagamento per acquisti online e la metà per acquistare carburante. Solo il 30% per pagare bollette/utenze presso le tabaccherie, concentrati soprattutto nelle fasce di età più giovani.
L’evoluzione tecnologica rappresentata dalle carte contactless è, purtroppo, al momento prerogativa di una parte più ristretta di consumatori, tuttavia, la loro affidabilità (54%) e la velocità d’uso (53%) vengono percepite come una valida alternativa al contante per i piccoli acquisti quotidiani anche dai non possessori. Queste percentuali aumentano significativamente tra coloro che possiedono e usano una carta contactless (rispettivamente al 76% e all’83%). Questi vantaggi sono maggiormente apprezzati dalle fasce di popolazione più giovane, con un’età compresa tra 18 e 44 anni di età.
“Siamo da sempre attivi nella promozione e nella diffusione della “cultura” della moneta elettronica. Si tratta infatti di uno strumento prezioso, utile a combattere il fenomeno dell’evasione, vera e propria piaga che affligge il nostro Paese.” – dichiara Francesco Avallone, Vice Presidente Federconsumatori.
“Siamo particolarmente soddisfatti di aver collaborato con un partner come Federconsumatori per realizzare questa Guida, pensata per avvicinare i consumatori alla conoscenza dei vantaggi dei pagamenti elettronici” commenta Paolo Battiston, Direttore Generale di MasterCard Italia. “Essi rivestono infatti un ruolo sempre più importante per consentire una più ampia inclusione finanziaria, soprattutto in periodi di crisi nei quali emerge una maggiore necessità di controllo delle spese”.