Il tribunale ha assegnato a King, l’azienda che ha realizzato Candy Crush Saga, il copyright sulla parola “Candy”
Candy Crush Saga, il social game che ha raccolto 500 milioni di utenti in un solo anno, si è appropriato della parola “Candy” (caramella) e ora ha avanzato la stessa richiesta anche per “Saga”. Il tribunale dei brevetti statunitense ha confermato che “Candy” ora è un marchio registrato di King, l’azienda produttrice di Candy Crush fondata da Riccardo Zacconi. Gli effetti di questa decisione potrebbero andare anche oltre al settore videoludico.
La notizia non può che destare sorpresa visto che la stessa corte aveva impedito a Facebook di registrare come sua la parola “Timeline” perché troppo generica.
La “caramella” è proprietà di King
King ha ovvimente iniziato a prepare procedimenti legali contro tutte le app, e sono moltissime, che utilizzano i termini “Candy” e “Saga”. Il caso più significativo è quello di “The banner Saga”, un software creato da Stoic Studio. “Non è nostra intenzione impedire che il gioco degli Stoic Studios usi il titolo Banner Saga, – hanno affermato i creatori di Candy Crush Saga – ma dobbiamo tutelarci in sede legale seguendo la legge sul trademark”.
Qualche tempo fa, Google aveva richiesto la rimozione della parola “ingooglabile” dalla lista dei neoligismi del Consiglio della Lingua svedese perché violava il diritto d’autore. Gli esperti di linguistica avevano risposto a Big G che “lo sviluppo della lingua non guarda alla protezione dei marchi registrati”.