Un’indagine di CA Technologies riconosce nel mainframe una leva d’innovazione

Le competenze transfunzionali costituiscono un titolo d’assunzione preferenziale alla luce della gestione ibrida e multipiattaforma degli ambienti IT in programma nell’89% delle aziende intervistate in tutto il mondo

In un panorama informatico sempre più complesso, il mainframe continua a fungere da pilastro per la crescita e l’innovazione all’interno dell’infrastruttura aziendale — lo afferma un’indagine condotta da CA Technologies su scala mondiale.

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Lo studio, intitolato “The Mainframe as a Mainstay of the Enterprise 2012”, ha evidenziato tre principali trend riguardanti il ruolo attuale e futuro del mainframe.

Le aziende riconoscono in questa piattaforma:

 – un’importanza sempre più strategica per l’impresa in continua evoluzione;

 – una leva d’innovazione di fronte alla profonda trasformazione dell’IT aziendale innescata dal fenomeno dei Big Data e del Cloud Computing;

 – un ambiente fondamentale nel nuovo paradigma informatico aziendale, che richiede personale in possesso di competenze interdisciplinari in grado di occuparsi della nuova generazione dei sistemi mainframe.

Il mainframe come investimento IT strategico

L’80% degli intervistati italiani e oltre l’80% degli altri Paesi ribadisce che il mainframe costituisce un elemento strategico o fortemente strategico nei piani presenti e futuri per l’IT. In termini di spesa, meno della metà (42%) del campione italiano e il 46% del totale ha in progetto di incrementare gli investimenti di software per mainframe nei prossimi 12-18 mesi, mentre più di un terzo del campione italiano (38%) e il 36% del totale prevede un aumento della spesa hardware nei prossimi 12-18 mesi. Inoltre, il 42% degli italiani e il 44% del totale ha in programma di aumentare la spesa dedicata ai servizi collegati ai mainframe.

“Possiamo tranquillamente ipotizzare che questa tendenza sia in gran parte dovuta alla crescita sbalorditiva dei dati real-time e al bisogno di un’imponente potenza elaborativa per raccogliere e analizzare tutte queste informazioni,” ha dichiarato Aldo Zanetti, Senior Sales Director della divisione Mainframe di CA Technologies. “Già l’e-commerce genera un’enorme mole di dati; soprattutto le imprese più grandi necessitano di un cocktail di potenza, scalabilità e sicurezza per gestire le informazioni in arrivo. Hanno davvero bisogno degli strumenti informatici migliori e di un mix di tecnologie valide, compreso il mainframe, per rimanere competitive”.

Il mainframe come leva d’innovazione

Con l’avvento del cloud computing, dei Big Data e della mobilità aziendale, il mainframe dovrebbe sostenere le innovazioni aziendali per diversi anni a venire. Oltre la metà degli intervistati sia italiani che di altri Paesi (rispettivamente, il 56 e il 58 per cento) ritiene che il mainframe sia o sarà una piattaforma altamente strategica per le iniziative di cloud computing. In Italia tra i vantaggi “più importanti” nell’utilizzo del mainframe a supporto della flessibilità richiesta dal cloud sono state citate la flessibilità nell’erogazione di nuovi servizi, la scalabilità e la sicurezza. Di conseguenza, il 63 per cento degli intervistati totali e il 64 per cento del campione italiano sta attualmente vagliando o ha in progetto di adottare nei prossimi 12-36 mesi nuovi tool che consentano il deployment rapido e il provisioning economico di servizi per cloud private e ibride sulla piattaforma mainframe.

“Stiamo assistendo a un mercato in fase di transizione. Le aziende di tutto il mondo stanno cercando di capire come adattarsi rapidamente ai nuovi modelli cloud per realizzare l’erogazione di nuovi servizi di business che soddisfino la crescente richiesta di servizi IT,” ha dichiarato Mark Combs, Distinguished Senior Vice President della divisione Mainframe di CA Technologies. “Il mainframe continua a essere una piattaforma strategica capace di assicurare la flessibilità, scalabilità e sicurezza necessarie a far fronte alle nuove richieste di servizi e priorità del business aziendale”.

Infine, dato che la piattaforma mobile continua a essere una forza trainante nell’innovazione informatica, lo studio ha rivelato che le aziende continueranno a integrare la mobilità nelle loro iniziative mainframe: l’84% del campione italiano e il 74% del campione globale ha dichiarato di aver già autorizzato o di avere in programma di autorizzare entro i prossimi 18 mesi la gestione del mainframe dalla piattaforma mobile.

La transizione del personale mainframe

Benché parecchie aziende interpellate abbiano accennato a un’incombente crisi di professionalità in ambito mainframe, lo studio “Mainframe as a Mainstay of the Enterprise 2012” ha evidenziato un punto positivo: il 76 per cento del totale degli intervistati e l’84 per cento di quelli italiani si dice convinto che le rispettive organizzazioni incapperanno in futuro in una carenza di competenze mainframe, eppure quasi tutti (il 98% del campione globale e il 100% di quello italiano) hanno l’impressione che le rispettive organizzazioni siano moderatamente o fortemente preparate ad assicurare la continuità della propria manodopera mainframe. Inoltre, solo l’8 per cento del totale e il 16 per cento del campione italiano ha segnalato di avere grosse difficoltà nel reperire personale qualificato nell’area mainframe, mentre il 46 per cento degli intervistati italiani e il 61 per cento del totale ha ammesso di avere “alcune” difficoltà in questo senso. Sebbene l’assunzione di risorse qualificate continui a rappresentare una sfida e spesso il processo di reperimento di addetti mainframe qualificati richiede più tempo del previsto, molte aziende sono già pronte a gestire questo periodo di transizione.

La principale conclusione raggiunta dallo studio è stata che il personale mainframe è in una fase di transizione, in quanto il ruolo del mainframe nel cloud computing continua a evolversi, tanto che ormai uno dei criteri fondamentali per l’identificazione dei candidati più qualificati è rappresentato da un bagaglio di competenze interdisciplinari. Nel corso dei prossimi 12 mesi, l’89 per cento degli intervistati a livello internazionale e il 96 per cento degli italiani ha in progetto di implementare una qualche forma di gestione ibrida di tipo cross-platform, comprendente team di progettisti, budget, personale o direzione in condivisione. Con questa premessa, oltre la metà del campione intervistato in tutto il mondo (55%) ha dichiarato che nel personale da reclutare per i mainframe è essenziale il possesso di competenze sia su mainframe che in ambienti distribuiti.

“Oggi, con i sistemi ibridi, valgono le stesse competenze di gestione sia per i mainframe che per le architetture distribuite – sia come hardware che come software,” ha dichiarato James Governor, fondatore e analista della società inglese RedMonk. “È chiaro che conta anche l’esperienza nel particolare dominio, però non va vista come motivo per non investire nei mainframe“.

L’indagine

Su incarico di CA Technologies, nel mese di agosto 2012, Decipher Research ha intervistato 623 professionisti IT provenienti da 11 Paesi. Per visualizzare il whitepaper completo cliccate qui.

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