Secondo il CEO ad intermin John Chen, non c’è alcun motivo per cui vendere il comparto mobile aziendale. A dire il vero ce ne sono parecchi
La conoscete quella della volpe e l’uva? Bene perché sembra che con BlackBerry stia accadendo la stessa cosa. Un’azienda è in perdita, non vende un briciolo di smartphone e pensa, giustamente, di cedere il passo ad altri, magari più fortunati o semplicemente con più risorse da spendere in Ricerca & Sviluppo. Poi magari di offerte non ne arrivano oppure quelle che arrivano non sono esattamente quelle che ci si aspettava. A quel punto la volpe dice che non vende più, l’uva è acerba, non si può prendere adesso.
Mr. BlackBerry, il temporeggiatore
Parlando alla Reuters, il CEO ad interim John Chen, che sostituisce Thorsten Heins, ha detto che non esiste alcun piano aziendale inteso a vendere il comparto mobile del gruppo, nonostante le perdite: “So che abbiamo abbastanza ingredienti per costruire un business sostenibile e a lungo termine – ha detto – l’ho fatto prima e ho già visto lo stesso film in precedenza”. La verità è che con un nuovo investitore BlackBerry potrebbe raggiungere la cifra di 1 miliardo di dollari da investire nella ricostruzione del suo comparto business smartphone, oramai a pezzi. Quello che si aspetta Chen è una svolta epocale, la stessa che si aspettava Thorsten, che adesso è a casa.