Un attacco hacker ha messo in ginocchio la banca virtuale che adesso annuncia la chiusura
896 Bitcoin rubati nel giro di qualche ora per un valore di 600 mila dollari. E’ il secondo grave attacco al movimento della crypto-currency nel giro di un mese. Dopo MTGox, a fine febbraio, tocca a Flexcoin, banca che conserva(va) i Bitcoin di centinaia di utenti. Ad annunciare la violazione è stata la società stessa con un comunicato sul proprio sito.
Virtuale o reale?
La causa sarebbe una falla di sicurezza nel sistema di gestione della moneta, che avrebbe permesso a terzi di rubare quasi 900 Bitcoin per una perdita davvero importante. Il problema è che la piattaforma, come ha ammesso nel comunicato, non ha “i fondi necessari per coprire la perdita”, così l’unica via di scampo sarà la chiusura. Si tratta di un duro colpo a tutto il movimento Bitcoin che soffre di un’altra mancanza rispetto alle banche “classiche”. In quel caso, qualora vi fosse una perdita di moneta per cause esterne, intervengono le assicurazioni a coprire parte dei debiti nei confronti dei consumatori. Nel caso delle banche virtuali di Bitcoin tutto ciò non succede, ponendo seri dubbi sulla credibilità e affidabilità della moneta.