Big Data e IT Transformation in Italia: l’analisi di EMC

Circa il 91% delle aziende intervistate riconosce il ruolo giocato dai Big Data nel miglioramento dei processi decisionali, mentre quasi il 40% dichiara di aver già ottenuto un vantaggio competitivo grazie a questa tecnologia

EMC ha reso noti i risultati di un’analisi proprietaria volta a evidenziare il grado di maturità in Italia di quelle che sono considerate le due tecnologie che influenzeranno maggiormente il business nei prossimi anni: Big Data e IT Transformation.

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Lo studio – per il quale sono stati intervistati circa 450 decision maker italiani1 – analizza lo stato di adozione delle due tecnologie, focalizzandosi sulla percezione attuale dei benefici e sul relativo livello di competenza e conoscenza all’interno delle aziende.

Gli high-lights dell’analisi (Big Data)

I Big Data in Italia si posizionano già oggi come tecnologia ritenuta in grado di apportare un sensibile miglioramento ai processi decisionali delle aziende. Per il 91% dei decision maker coinvolti, un migliore e più efficiente utilizzo dei dati a disposizione è un fattore chiave per prendere decisioni di business più efficaci. Inoltre, quasi il 40% degli intervistati dichiara che, grazie ai Big Data, la propria azienda è riuscita a ottenere significativi vantaggi competitivi sul mercato, rispetto ai concorrenti.

In questo scenario, il 67% ritiene che le informazioni provenienti dai Big Data siano già oggi all’interno delle proprie aziende la base per prendere decisioni concrete per trasformare il business, mentre ben il 58% si dichiara convinto che le aziende che sapranno utilizzare al meglio questi strumenti saranno quelle in grado di distinguersi maggiormente in futuro. Il 62% concorda anche sul fatto che le tecnologie Big Data siano fondamentali per identificare e proteggere la propria azienda contro gli attacchi informatici.

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Di contro, emergono segnali contrastanti per quanto riguarda il tasso di adozione della tecnologia e i budget. Sebbene sia essenzialmente il budget a determinare le scelte aziendali (68%), il campione identifica in un ROI poco chiaro il principale elemento che blocca l’adozione di Big Data in azienda.

Gli high-lights dell’analisi (IT Transformation) In ogni caso, le aziende italiane intervistate hanno ben chiara l’importanza della costante ricerca di innovazione tecnologia all’interno di una competizione sia locale, che globale. Evidenziano, quindi, l’importanza di un’efficace strategia di IT Transformation, che sia in grado di rappresentare la leva di crescita principale per il business.

In uno scenario economico influenzato dalla crisi, il 72% considera i propri investimenti tecnologici come mezzo per raggiungere gli obiettivi di business.

Secondo l’analisi, le priorità di business che guidano l’IT transformation in Italia sono: la ricerca di una maggiore efficienza dei processi e una migliore operatività aziendale (56%) e lo sviluppo di nuovi approcci alle strategie di mercato e di vendita (49%).

Inoltre, se esiste un 82% di addetti ai lavori che ritiene sfidante per le aziende dotarsi internamente di tutte quelle competenze per stare al passo con l’innovazione tecnologica, oltre il 70% crede già di avere in-house il giusto livello di know-how per portare avanti in modo fluido la propria strategia di business.

Infine, il 79% concorda sul fatto che, nelle aziende, il più grande ostacolo per affrontare le priorità di business sia di natura culturale.

Marco Fanizzi, Amministratore Delegato e Direttore Generale di EMC Italia: “Questa analisi è la concreta dimostrazione di come in Italia le aziende percepiscano sempre più nitidamente i benefici di trasformazione insiti nei Big Data. Molte aziende sono perfettamente consapevoli dell’enorme valore aggiunto in termini di competitività e sicurezza portato dalla tecnologia. Questo è il cuore dell’IT Transformation, un processo dentro il quale le aziende italiane sono ben posizionate. La maggior parte delle aziende in Italia hanno già intrapreso progetti di virtualizzazione e creato business abilitanti per il cloud, arrivando addirittura a creare un’infrastruttura caratterizzata esclusivamente dal software. Questo approccio, in combinazione con i Big Data analytics, permetterà alle aziende italiane di crescere considerevolmente in agilità e competitività”.

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Michele Crudele, Direttore del Centro ELIS, Roma: “Dall’indagine di EMC si deduce che quasi tutte le aziende accettano la sfida di dotarsi internamente delle competenze per stare al passo con l’innovazione tecnologica. Questo processo può essere facilitato da un’innovazione nei rapporti con le scuole: invece di attendere il prodotto della formazione istituzionale, le imprese devono diventare protagoniste, intervenendo sui programmi e commissionando progetti reali agli studenti. ELIS fa questo da vent’anni tramite un consorzio di grandi aziende che hanno capito le potenzialità delle nuove generazioni. L’IT Transformation, così come EMC ribadisce da tempo, non è un processo incrementale, ma un cambio di paradigma. Gli open data aprono nuovi scenari che la IT tradizionale non è in grado di prevedere”.