Banca Mediolanum: da oggi si paga con lo smartphone

Da lunedì 23 giugno sono possibili anche in Italia i pagamenti via cellulare, con tecnologia NFC, grazie a un’applicazione sviluppata in collaborazione con CartaSì

Si sa, tra il telefonino e gli italiani è stato subito amore a prima vista. E duraturo. Magari possiamo fare a meno delle carte di credito, ma senza cellulare proprio non si riesce a stare. Se poi si tratta di smartphone, il rapporto è ancora più stretto. E con 97 milioni di SIM attive su oltre 61 milioni di persone che vivono in Italia, era anche logico che prima o poi qualcuno pensasse a fondere cellulare e strumenti di pagamento diversi dal contante. A fare da apripista in Italia in questo campo, ci ha pensato Banca Mediolanum, che fa debuttare la Mediolanum Freedom Easy Card: sviluppata in collaborazione con CartaSi, è la prima carta prepagata che, inserita all’interno di Mediolanum Wallet, consente i pagamenti NFC, cioè Near Field Communication, uno standard per connessioni wireless di breve raggio, tramite smartphone abilitati. Inizialmente disponibile per i clienti TIM, il servizio sarà reso disponibile anche per Vodafone “nei prossimi mesi”, fa sapere Mediolanum, senza però dettagliare né su Tre e Wind né sugli operatori virtuali presenti sul mercato italiano.

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Il primato di Mediolanum

Resta il fatto che Banca Mediolanum è il primo operatore bancario italiano a offrire la possibilità di effettuare i pagamenti anche tramite smartphone. Le ragioni di questo primato le ha spiegate Massimo Doris, amministratore delegato di Banca Mediolanum, durante la presentazione ufficiale del debutto dell’iniziativa, avvenuto ieri sera a Milano: “Mediolanum è una banca relativamente giovane, visto che è nata nel 1997. Fin da subito abbiamo investito in tecnologie innovative, per essere sempre in grado di offrire il meglio ai nostri clienti. Notando come il 33% di chi possiede uno smartphone, lo utilizzi anche per effettuare pagamenti online, abbiamo accelerato i nostri investimenti nella progettazione e nell’offerta di servizi finanziari in mobilità, riconoscendone il carattere di driver importante per l’evoluzione di un modello di banca sempre più diretto, efficiente e vicino ai bisogni dei clienti”.

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Ottimismo ragionato

Che l’investimento nella tecnologia NFC avvenga nella direzione giusta, lo conferma anche uno studio recente, le cui principali risultanze sono state illustrate da Alessandro Perego del Politecnico di Milano: “In Italia, l’intero ecosistema NFC è ai blocchi di partenza, visto che tutti gli elementi infrastrutturali di base sono già operativi, con più di 200.000 POS abilitati, oltre a 10-12 milioni di cellulari che già dispongono di questa tecnologia – ha sottolineato Perego -. Quindi, ci sentiamo di esprimere un ottimismo ragionato relativamente al fatto che l’NFC prenda piede in Italia: resta solo da vedere come verrà accolto il servizio da parte dei consumatori. Ma, conoscendo la mania nazionale per i telefonini, le prospettive sono senz’altro buone”. Se ne riparlerà, da lunedì 23 giugno in poi.