ASUS e il Liceo A. Maffei presentano il progetto ParnASUS per una nuova didassi

Un nome evocativo per un progetto che riassume i valori e l’impegno di ASUS per il mondo delle scuole lanciando un programma di Education per la promozione della tecnologia applicata alla didattica

Nell’ambito di un ampio programma di Education intrapreso da ASUS per sostenere scuole di ogni ordine e grado che hanno deciso di far leva sulla tecnologia per stimolare i processi di studio, l’azienda lancia oggi il progetto ParnASUS, realizzato in collaborazione con il Liceo ‘’A. Maffei” di Riva del Garda, per creare un collegamento tra il mondo delle aziende e quello delle scuole e preparare al meglio i professionisti del futuro.

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Con l’intento di costituire un’Agorà virtuale, il progetto ParnASUS è partito con una chiara visione dei libri di testo per le classi coinvolte. Il supporto tradizionalmente rappresentato dal ‘libro’ è stato quindi sostituito in aula dalle risorse già disponibili in rete, dalla costruzione e dalla co-costruzione di risorse ad hoc e, naturalmente, dalla professionalità dei docenti.

Utilizzando i tablet ASUS Vivo Smart per il lavoro didattico, grazie al progetto ParnASUS, l’aula si trasforma in laboratorio – l’Agorà virtuale – consentendo una maggiore interattività degli studenti grazie a connessione wireless gestita dai docenti e all’utilizzo di una piattaforma didattica come luogo di apprendimento, affiancata alla didattica tradizionale. Tale piattaforma costituisce un portfolio del lavoro scolastico per proporre azioni di formazione sull’uso delle tecnologie applicate alla didattica, mentre i dispositivi mobili vengono impiegati per consultazione, approfondimento, ripasso, interazione, feedback, verifica, autovalutazione, metacognizione.

“Abbiamo deciso di avviare progetti di Education volti a sostenere scuole di ogni ordine e grado che intendono far leva sulla tecnologia per stimolare i processi di studio. ASUS vuole così contribuire ad attribuire alla tecnologia un aiuto e supporto per migliorare i processi di insegnamento e rendere la lezione multimediale, multisensoriale e multimodale per una maggiore partecipazione  degli alunnie con l’obiettivo di sviluppare il loro potenziale, oltre a favorire un approccio didattico attivo, costruttivo, collaborativo e finalizzato alla formazione di future professionalità complete”, ha affermato Manuela Lavezzari, Marketing Manager di ASUSTek Italy. “Abbiamo deciso di sostenere scuole come il Liceo Maffei perché riteniamo che istituzioni come la scuola, che rivestono un ruolo fondamentale nella formazione dei giovani, debbano essere messe in grado di usufruire di tutte le opportunità a disposizione della nuova era digitale al fine di preparare i ragazzi nel modo migliore per assicurare loro eccellenza e competitività. Inoltre, ritengo che la tecnologia debba agevolare le scuole e le famiglie nel reciproco rapporto di collaborazione”.

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“Il Liceo ‘Andrea Maffei’ si è impegnato fin dai primi anni ’90 a ricercare una didattica efficace e innovativa con l’intento di elaborare una serie di percorsi finalizzati a una prospettiva interdisciplinare e transdisciplinare attraverso il potenziamento delle abilità di base degli studenti per accrescere le loro capacità e per abituarli a una logica multimediale”, ha spiegato Antonia Zamboni, Dirigente del Liceo Maffei. “Sulla scorta di un’esperienza maturata siamo sicuri di poterci aspettare negli studenti un potenziamento delle competenze: l’integrazione di diversi sistemi e un approccio diversificato ai saperi faciliterà, di fatto, un’abitudine al metodo. Inoltre, progettare e lavorare in piattaforma obbliga sia docenti sia studenti a, ideare, sperimentare e comunicare”.

ll progetto ParnASUS è il punto di arrivo di un percorso intrapreso dall’Istituto, che ha deciso di utilizzare come piattaforma centrale il sistema di content management Joomla con tutte le risorse che il mondo degli sviluppatori ad esso legato sta producendo (moduli, componenti, plug-in …). E’ stato quindi allestito un contenitore flessibile per informare, sensibilizzare, motivare, valorizzare l’attività della polis/scuola: un ambiente da gestire con particolare attenzione nel percorso educativo di chiunque vi possa arrivare. Il punto di partenza di questo progetto è stato un registro elettronico (realizzato dalla società Graffiti 2000 grazie al sostegno e supporto della Cassa Rurale Alto Garda), ideato da docenti ‘a misura di docenti e studenti’ e con lo scopo di migliorare il servizio e di rinforzare l’offerta alle famiglie; un registro che va al di là della mera trasposizione digitale del registro cartaceo. Il registro è stato concepito come ‘luogo’ costruito per attuare una didassi on-line in grado non di sostituire il fulcro dell’insegnamento/apprendimento delle lezioni ma di ampliare l’offerta formativa attraverso corsi on-line, il recupero in itinere, una didattica individualizzata, il cooperative learning, un potenziamento didattico e motivazionale, un’educazione all’uso delle risorse, un repository di materiale didattico, un’attività a distanza (compiti, forum, sportelli, feed-back, sondaggi), un sostegno degli studenti all’estero e/o in situazioni di disagio, un’attività di orientamento in entrata e in uscita, la creazione di spazi di lavoro per docenti, un sistema di gestione documentale, uno di organizzazione delle attività integrative.

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Infine, un’agorà virtuale che favorisce, nell’interscambio e nella relazione una moltiplicazione delle idee. Come nella tradizionale piazza cittadina, l’agorà virtuale è il luogo delle ‘opportunità’ e, di conseguenza, consente all’istituzione-scuola di procedere innovando in relazione a proposte, progetti e idee (nascita di portali dedicati, di mostre virtuali, della pubblicazione di esperienze, ecc). Il progetto prevede lezioni supportate dalla LIM per il coinvolgimento degli studenti, la produzione di materiali individuali quali ad esempio appunti, l’utilizzo di risorse off-line e on-line, l’utilizzo di prove diversificate per la valutazione delle competenze (compiti, glossari, database, wiki, workshop, ecc,), l’utilizzo di feed-back e molto altro ancora. Inoltre, verranno sperimentate molte modalità di comunicazione orale, scritta, grafica, a distanza, condivisa. La collaborazione e la partecipazione sono due aspetti focali del progetto. L’attesa è che il lavorare in team diventi un habitus dello studente di oggi e del professionista di domani, con l’obiettivo di educare tutti ad una corretta gestione del grande potenziale offerto dalla rete, alla risoluzione di problemi in ogni disciplina grazie ad attività mirate e di gestione dell’errore, all’individuazione di collegamenti e relazioni per portare gli studenti ad affrontare la complessità e a essere in grado di gestirla, oltre che ad acquisire e interpretare il mare magnum dell’informazione.

“Grazie all’adesione al progetto ParnASUS e la conseguente adozione di supporti tecnologici, il metodo di apprendimento ha subito un notevole cambiamento in tutti i suoi ambiti. Non avendo a disposizione i libri di testo, ovvero una fonte chiara e sicura di nozioni, risulta indispensabile elaborare un metodo efficace tramite il quale costruire un “nostro libro di testo”, basato sugli appunti presi in classe e, successivamente, sistemati a casa. Il lavoro si è diversificato principalmente in due metodi: uno mirato ad approfondire e fissare i vari concetti attraverso una rielaborazione complessa degli appunti, l’altro alla riscrittura creativa basata su schemi, mappe e supporti visivi chiari ed immediati, con conseguente sviluppo di competenze più articolate, abilità e capacità quali flessibilità, creatività, disposizione a lavorare in team, disposizione ad approcci critici e molto altro ancora”, ha aggiunto Stefano Lotti, Docente di italiano e latino del Liceo Maffei.

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“Questo progetto si inserisce perfettamente nel contesto del programma di Education di ASUS, ovvero un utilizzo mirato della tecnologia a scopi didattici per promuovere lo sviluppo di idee e capacità individuali. I supporti per la lettura elettronica non sono naturalmente una novità, tuttavia riteniamo che debbano essere impiegati in classe non come semplici supporti o integrazioni ma quali veri «partner intellettuali» nello stimolare e nel sostenere i processi di studio, e nel valorizzare e mettere a frutto le potenzialità a partire dalla consapevolezza che quello che si rende necessario è un cambiamento capace di declinare un’offerta formativa rispondente alle esigenze della società nuova e delle nuove generazioni”, ha concluso Manuela Lavezzari.