Cloud privato?

Nonostante il gran parlare che si fa in Rete sul tema del cloud computing privato, pochissime organizzazioni hanno effettivamente messo in atto ambienti di cloud privato secondo Lauren Nelson, Senior Research Associate presso Forrester Research

Parlando ad una sessione della conferenza Interop di New York la scorsa settimana, Nelson ha affermato che solo una piccola percentuale (6%) di 857 clienti in Nord America e in Europa ha implementato soluzioni di cloud privati.

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Sistemi in grado di automatizzare il deployment e la gestione, dotati di accesso self-service, architettura condivisa tra le unità di business e sistemi di fatturazione pay-per-use, sono da considerarsi sistemi di cloud privati. Questa definizione molto specifica di Forrester di ciò che costituisce un cloud privato può essere la ragione che giustifica una percentuale così bassa. Molte aziende che hanno i loro ambienti virtualizzati dicono di avere un cloud privato, anche se in realtà non hanno implementato funzionalità come i sistemi di recupero, la distribuzione automatizzata e l’accesso self-service.

Quattro consigli per sviluppare il cloud

Forrester consiglia quattro best practices per le aziende che vogliono realizzare un cloud privato nella loro impresa:

• Sapere esattamente che cosa gli utenti vogliono dalla nuvola in modo da fornire servizi che possano essere utilizzati.

• Start small – partire da una distribuzione di una piccola nuvola privata – per esempio, in un reparto o con una sola applicazione. Ciò significa che c’è meno rischio per l’IT se la distribuzione iniziale non ha successo.

• Utilizzare elementi dell’infrastruttura cloud, inclusi hardware e software, che si integrano bene con l’ambiente esistente. Il nuovo environment deve essere congruente con l’infrastruttura IT esistente per garantire la coesione.

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• Costruire il cloud privato, con la prospettiva di passare in tempi brevi ad un ambiente cloud ibrido – che comprende sia gli elementi cloud pubblici e privati. Ciò significa ad esempio fare una selezione delle componenti del fornitore, in modo da garantire che siano progettati per integrarsi con alcuni dei principali servizi di cloud pubblico.