Cloud computing? Vantaggioso, ma non per tutti

Matt Eastwood, vice presidente Enterprise Platform & Datacenter Trends di IDC, intervenuto di recente in un convegno organizzato a Milano, afferma che il cloud può essere vantaggioso, ma non per tutti.

“Organizzazioni che hanno fatto investimenti sostanziosi nel processo di automazione, consolidamento e virtualizzazione affermano di potere erogare un servizio IT a un costo nettamente inferiore. Le grandi aziende – continua Eastwood – saranno quelle che procederanno più lentamente in quanto tendono a privilegiare un approccio evolutivo più conservativo”.

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Secondo l’opinione di Eastwood è verosimile che nel breve e medio termine possa prevalere una condizione caotica, in cui il servizio IT sarà in parte erogato via cloud e in parte on premises. E sicuramente la componente cloud privilegiata sarà quella privata. “Occorre tenere presente che presso grandi organizzazioni sono installate centinaia di migliaia di applicazioni, condizione, dice Eastwood, che obbliga le aziende a pensare in modo diametralmente opposto rispetto a quanto accade nelle internet companies che operano in ambienti pubblici”.

Sei si analizza il fenomeno guardando allo scenario globale si può comunque affermare che le aziende stanno già oggi utilizzando e usufruendo di tecnologie cloud. Il tutto non avviene secondo logiche strutturate e non incide in una trasformazione complessiva del data center, ma il fenomeno sta espandendosi a macchia d’olio. Ed è un fenomeno che viene alimentato dalle più diverse esigenze. Da una parte l’utenza business che trova risposte più adeguate all’esterno dell’organizzazione, ad esempio per soddisfare richieste in ambito Crm, dall’altra esigenze di scalabilità del data center, come nel caso della sempre più ampia necessità di analizzare grandi volumi di dati. Pressioni che nell’uno e nell’altro caso sollecitano risposte diverse dal passato e contribuiscono a determinare un’accelerazione nelle dinamiche evolutive del software as a service e un più efficace e intensivo utilizzo del data center.

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“Se le organizzazioni non si muoveranno in fretta – rileva Eastwood – la componente business tenderà a bypassare la componente IT aziendale. Si prospettano dei conflitti che potranno sfociare in una dimensione IT non controllata. Ecco perché in questo processo di trasformazione – conclude l’analista di IDC, è importante che sia il Cio ad assumere la leadership, mettendo al riparo l’IT da prevaricazioni interne”.