Apple concede il brevetto dello scrolling a Nokia e IBM

L’azienda di Cupertino è sempre stata restia nel vendere i propri brevetti, considerati non semplicemente prodotti, ma proprietà intellettuali da difendere

Per questo la notizia che Apple abbia venduto a Nokia e IBM, negli ultimi mesi, la possibilità di inserire nei propri device lo scrolling di iOS va al di là delle semplici conseguenze economiche e produttive del caso. La notizia è ancora più rilevante se si considerano le voci sulla medesima offerta fatta all’arcinemica Samsung e mai conclusa. Quello che è successo dopo, durante l’estate del 2011, è oramai storia con le due major a contendersi paternità di brevetti e form factor di alcuni dispositivi.

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La stessa Apple era stata accusata da Nokia nel 2009 di violare alcuni brevetti (tra cui GSM, Wi-Fi, Umts) nella produzione dell’iPhone in un susseguirsi di altre cause che hanno poi visto Apple denunciare Espoo, azienda rea di aver rubato brevetti made in Cupertino. Ora sembra tutto risolto con Nokia e IBM pronte a “legalizzare” lo scrolling su futuri smartphone e tablet.

Il brevetto oggetto dell’accordo riguarda la possibilità di visualizzare uno sfondo con texture durante lo scroll di un documento quando si raggiunge il bordo dello schermo con il cosidetto “scrollback”. Più che il brevetto in sé, l’apertura di Apple verso la concessione a terzi di brevetti e tecnologie proprietarie, potrebbe far pensare ad una nuova politica con l’azienda di Cupertino pronta a condividere il proprio sapere con il mondo.

Al di là di un eccessivo filantropismo della Mela, è evidente che i vertici della Apple abbiano finalmente capito che non conviene più portare in tribunale i vari concorrenti durante l’anno, sia in termini di stress economico che mentale. Seguendo invece la stessa falsariga di Microsoft, potrebbe optare per un largo utilizzo della concessione di licenze ai concorrenti così da monetizzare e rendere il tutto più competitivo. Di certo non c’è la paura di offrire troppo campo agli altri visto l’impero che negli anni Apple ha saputo costruire, basato non solo su software e tecnologie ma anche su minimalismo e design.

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In tutto questo Samsung tace e sembra non aver la minima intenzione di comprare brevetti della Apple. Una strada che probabilmente Samsung non prenderà mai visto che anche il tribunale ha recentemente negato la richiesta di Apple di impedire le vendita di prodotti della serie Galaxy negli USA. La motivazione da parte dell’organo competente è stata che Apple, più che richiedere l’impedimento della commercializzazione, avrebbe potuto presentare una denuncia per la mancanza del possessi di brevetti utilizzati da Samsung nei prodotti. Insomma dalla Corea non sembrano decisi a negoziare ma con Nokia e IBM ufficialmente entrati nel giro della Mela, Samsung potrebbe rischiare l’embargo.