“Il management dell’infrastruttura fornisce a tutti gli operatori, un semplice strumento per individuare univocamente ogni elemento dell’infrastruttura e la relativa ubicazione nell’edificio”
Una grande Università non potrebbe funzionare senza avere un’efficiente ed efficace gestione dei suoi sistemi informativi, il volume di informazioni gestito è elevato cosi come il numero di utenti e di server disponibili. Ne abbiamo parlato con Angelo Violetta –
Quali sono i servizi erogati e gestiti dal CSI?
Il CSI (Centro di Ateneo per i Servizi Informativi), il cui Presidente è il prof. ing. Giuseppe Marrucci, è un centro che eroga servizi e fornisce le infrastrutture informatiche e telematiche a supporto delle attività amministrative, didattiche e di ricerca dell’Ateneo; garantisce la gestione delle tecnologie informatiche e telematiche dell’Ateneo, quale punto di raccordo, trasversale alla pluralità di strutture e servizi dell’Ateneo.
Infatti, l’organigramma del centro e strutturato in dieci aree tecniche coordinate da direttori tecnici. Il sottoscritto è responsabile dell’area tecnica logistica ed impiantistica, l’area si occupa della progettazione di impianti di trasmissione dati, impianti elettrici di supporto a quello telematico, sistemi di controllo e telecontrollo, manutenzione e conduzione di impianti, gestione di dati per il controllo degli impianti, gestione della manutenzione, del “Facility Management” e del “Global Service”, dei siti ICT del CSI e/o sotto la gestione del CSI, da effettuarsi in stretto coordinamento con le altre funzioni di Ateneo a questo preposte. L’area si occupa, inoltre, del coordinamento operativo della manutenzione preventiva del Data Center SCoPE, gestendo specifici piani di intervento programmato, e sulla manutenzione su guasto, monitorando e controllando gli interventi. Dovrà inoltre verificare i livelli di servizio previsti negli SLA di contratto e manutenere e controllare i sistemi di monitoraggio e di allarme.
Quali sono i processi critici da gestire nel CSI?
Il processo di gestione degli impianti tecnologici del CSI, costituisce la base per creare una piattaforma di management (scalabile e modulare) in grado di gestire tutti gli sviluppi di un piano di assessment delle apparecchiature IT (Information Technology). In particolare, è possibile associare l’apparato (per esempio: Personal Computer, terminale VoIP, Access Point, switch, router, stampante, monitor, quadri di distribuzione elettrica, e altro) alla logistica, identificandolo con un sistema di etichettatura “intelligente” che permette una rapida identificazione dei componenti dell’impianto direttamente in campo mediante scansioni di codici a barre (barcode) con dispositivi portatili che evidenziano tracciatura e mappatura dei dispositivi, pianificazione e reporting dell’infrastruttura.
Come è gestito il livello fisico delle apparecchiature IT del CSI?
Ogni oggetto che può ricevere manutenzione è definito “elemento di struttura”, per esempio un impianto, una macchina, un edificio, ecc. La piattaforma realizzata presenta una struttura ad albero, sempre visibile, che permette di organizzare gli elementi su più livelli (Cliente-Sito-Locale-Apparecchiatura, ecc.) senza nessuna limitazione. L’Area Logistica ed Impiantistica ha realizzato un sistema in grado di documentare tutta la struttura degli impianti tecnologici presenti, quali, cablaggio strutturato, elettrico, strisce di alimentazione, Postazioni di Lavoro (PdL), Power Distribution Unit (PDU), interruttori e tutti i commutatori che vanno dalla linea elettrica entrante fino all’UPS (Uninterruptible Power Supply) utilizzando il protocollo SNMP (Simple Network Management Protocol) e le query WMI (Windows Management Instrumentation) per raccogliere dati provenienti da tutte le apparecchiature IT.
Quali sono le implicazioni dal punto di vista informatico?
Quando una tecnologia cresce ed evolve troppo rapidamente, l’utente è spesso disorientato e gli stessi operatori fanno fatica a seguire gli sviluppi, a valutare le implicazioni sulla loro attività e, quindi, a cogliere i vantaggi che ne potrebbero derivare. Il cablaggio elettrico e strutturato di edificio, è uno di quegli elementi che più risente del progresso tecnologico, perché al crescere delle prestazioni tende a essere il collo di bottiglia, quasi un elemento frenante dell’evoluzione, e assume sempre più il ruolo di struttura estremamente critica. Diventa a tal proposito interessante rappresentare il routing dei fili (quali il calcolo dei percorsi più corti, la gestione del coefficiente di riempimento delle canaline, ecc.), attraverso un quadro sinottico di cablaggio che consenta la fedele rappresentazione dell’installazione dei componenti ed apparecchiature IP Equipment/Elettrical Equipment/Miscellanous Equipment, con generazione automatica dei collegamenti e dei cavi.
L’esperienza acquisita in tale settore, dall’Area Tecnica Logistica ed Impiantistica del CSI, porta a sottolineare la carenza del processo di gestione; in realtà, si cerca sempre di contenere l’investimento iniziale penalizzando l’aspetto dell’identificazione e amministrazione del sistema cablato. Infatti, si riduce l’etichettatura dei componenti al minimo, si utilizzano supporti fisici inadeguati (spesso in netto contrasto con i dettami delle normative), e non viene di fatto adottato alcun sistema di gestione in grado di offrire un opportuno livello di servizio. La presunzione di risparmio comporta sempre pesanti aggravi di costo nell’immediato utilizzo del cablaggio, non permettendo di individuare i reali costi di gestione.
Quali sono i progetti e le metodologie utilizzate
Per i motivi esposti, l’obiettivo raggiunto è stato quello di realizzare una piattaforma in grado di rispondere rapidamente alle esigenze del CSI, cosa che si traduce in un abbattimento dei costi e in una rapida e sicura identificazione degli elementi e dei collegamenti nell’infrastruttura cablata.
Il management dell’infrastruttura fornisce a tutti gli operatori, un semplice strumento per individuare univocamente ogni elemento dell’infrastruttura e la relativa ubicazione nell’edificio (cavi e connettività, permutatori e armadi, prese utente TO –Terminal Outlet – , Consolidation Point, vani tecnici, canalizzazioni, passaggi, elementi del sistema equipotenziale). Infatti, il sistema di gestione dinamica del livello fisico rappresenta in tempo reale lo stato del cablaggio attraverso la catalogazione di tutti i suoi componenti essenziali (ad esempio, apparati attivi, armadi di permutazione, dorsali, borchie telematiche, quadri elettrici, prese elettriche, ecc.).
Il monitoraggio delle risorse hardaware perchè non sempre l’importanza necessaria?
Considerando il valore di contenimento dei costi di esercizio che il sistema di gestione dinamica del livello fisico deve permettere, va attentamente valutato non soltanto il costo di acquisto e installazione iniziale riferita all’impianto attuale, ma anche, quello riferito alle future espansioni che necessariamente occorreranno nella rete in maniera non facilmente prevedibile. Il valore aggiunto e che il network manager ha visibilità in tempo reale del livello fisico incluso una vista unitaria dei sottosistemi orizzontali e verticali. La combinazione delle immagini grafiche e delle informazioni in tempo reale aiuta il coordinatore e/o il responsabile nel prendere le decisioni critiche in tempi molto rapidi.
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Angelo Violetta laureato in Ingegneria Elettronica presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. È cultore della materia per il raggruppamento INF01 presso la Facoltà di Scienze MM. FF. NN. dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Ha ricoperto la carica di Direttore tecnico dell’area Logistica ed Impiantistica e, di responsabile della sicurezza ambientale del CSI (Centro di Ateneo per i Servizi Informativi) dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Infine, ha rivestito la carica di responsabile degli impianti tecnologici del Data Center SCoPE. Svolge attività di ricerca nell’ambito dello sviluppo di nuove tecnologie e di tecnologie innovative applicate alla Pianificazione dei Trasporti. Si occupa di progettazione di impianti tecnologici (trasmissione dati, elettrici, domotica, sistemi di controllo e telecontrollo, ecc.), della manutenzione e del management degli stessi. Ha pubblicato numerosi articoli su riviste internazionali e nazionali relativi alle reti telematiche ad alte prestazioni e di sistemi per lo sviluppo di nuove tecnologie. È esperto di sicurezza sul lavoro, è, autore del volume “Uso confortevole dei sistemi informatici” pubblicato dalla Print Agency di Napoli per conto del CSI (Centro di Ateneo per i Servizi Informativi) dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.