Anonymous lancia lo sciopero del web contro la CISPA

Anonymous spinge affinchè la Rete si spenga per protestare contro la Cyber Intelligence Sharing and Protection Act, il disegno di legge USA che permetterebbe ai colossi del web di raccogliere informazioni e condividerle con il Governo

Anonymous, che è intervenuto nel conflitto fra le due Coree ma ha fallito l’attacco ad Israele, chiede alla Rete di spegnersi per 24 ore. Il motivo? Protestare contro la reintroduzione del Cyber Intelligence Sharing and Protection Act (CISPA), il decreto legge proposto dal repubblicano Michael Rogers e ora in discussione al Senato degli Stati Uniti.

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CISPA

La CISPA permetterebbe ai provider e alle aziende di Telecomunicazioni di raccogliere informazioni sul territorio statunitense per tutelare i propri marchi e copyright per poi condividerli con le Autorità. I difensori della privacy sottolineano come le aziende dell’informazione non sono tenute ad eliminare i dati personali degli utenti e come il fine di difendere “la sicurezza nazionale” lasci spazio a numerose interpretazioni. Attraverso questo provvedimento alcuni soggetti otterebbero un potere sulla Rete troppo elevato per essere giustificato.

Lo sciopero di Anonymous

Anonymous ha indetto per oggi 22 aprile un blackout di 24 ore del web. Non un attacco in stile hacker ma un vero e proprio sciopero volontario. Su Twitter, agli hashtag #stopcispa e #CISPAblackout, il gruppo di pirati etici ha chiesto ai colossi del web di partecipare. Per tutti coloro che vogliono manifestare il proprio appoggio a questa iniziativa è stato attivato un Twibbon da aggiungere alla propria foto profilo su Facebook o sul sito di microblogging. Ad oggi sono 307 i portali ad aver aderito all’iniziativa. Tra questi si segnala Reddit ma non Google, che nonostante la sua fama di difensore della privacy, ha deciso di non partecipare.

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