Tra venerdì e domenica gli hacker mettono ko i siti di due organi di previdenza poliziesca. Poi il lancio di una nuova operazione
Un fine settimana frenetico per gli Anonymous. Venerdì era stato violato il database del SIULP, Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia, il più grande sindacato del settore con il furto di circa 16 mila account email degli iscritti. “Ieri a noi oggi a voi” – si leggeva sulla homepage dell’istituto, seconda vittima dopo le procedure di arresto e fermo per alcuni presunti attivisti del gruppo e la successiva ritorsione contro il sito del Tribunale di Roma.
Atti e documenti online
Ieri la seconda vittima degli hacktivisti, il SAP, Sindacato Autonomi di Polizia (ora aggiustato) il cui attacco, come i precedenti, ha portato alla sottrazione e successiva pubblicazione di dati sensibili degli archivi, compresi indirizzi mail e account liberamente scaricabili da tutti. “La vendetta contro le pedine dello stato continua! Problem officer? Aspettateci ancora, non pensate che sia finita qui” – si legge sul blog di Anonymous, evidentemente toccati dalle recenti azioni della Polizia. In un video poi gli hacker lanciano la nuova #OpRevenge/OpTrasparenza, un’azione che nei prossimi giorni dovrebbe coinvolgere altri soggetti legati alle forze dell’ordine e la pubblicazione di ulteriori documenti e dati privati.
Guerra aperta
Al di là delle azioni di defacing di cui il movimento di hacker si fa portatore, pare che la guerra sia sempre più aperta. Le autorità italiane stanno premendo molto sull’accelleratore dell’inviduazione di hacker e diretti interessati al gruppo di hacktivisti per assestare, almeno nel nostro paese, un duro colpo ai mascherati.