E’ stato individuato un indirizzo IP della Città del Vaticano il cui possessore ha scaricato illegamente materiale pornografico
La Chiesa si sta piano piano informatizzando. Ad esempio, i codici della Biblioteca Vaticana sono visibili online e il Papa, dopo Benedetto XVI anche Francesco, usa Twitter per comunicare con i fedeli. L’apertura alla rete ha anche fatto in mondo che nelle sale di San Pietro si introducessero anche i pirati, alcuni dei quali prediligono i contenuti pornografici.
In Vaticano piace il sadomaso
TorrentFreak, un blog che si interessa di file torrent, ha scoperto un indirizzo IP riconducibile alla Città del Vaticano con cui sarebbero sono stati scaricati illegalmente contenuti pornografici. Ulteriori indagini hanno dimostrato che in Vaticano il download di materiale coperto da copyright è praticamente nullo, ma c’è qualcuno, non necessariamente un membro del Clero, a cui piace visionare filmati hard piratati, in particolare quelli che rientrano nella categoria “sadomaso”.