Mozilla, 100 milioni di dollari in opensource

Opensource, un modello sostenibile? Certamente sì, almeno questo è quanto si può affermare guardando ai dati contenuti nell’annual report 2009 pubblicato da Mozilla, il produttore del browser Firefox il cui utilizzo è stimato in 400 milioni di utilizzatori a livello mondiale.

Nel corso dell’anno i ricavi ottenuti hanno raggiunto un valore di 104 milioni di dollari, il 34% in più rispetto all’anno precedente, che si era chiuso con un fatturato di 78 milioni di dollari. Da dove provengono questi ricavi? Come sono generati? In massima parte sono frutto degli accordi esistenti con i più importanti servizi di ricerca che operano su internet.

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La più significativa fonte di reddito è Google, cui seguono Yahoo, Amazon, eBay. In base ai contratti in essere Mozilla riceve una porzione del fatturato pubblicitario generato da servizi proposti dai vari search engine. 100 milioni di dollari che permettono a Mozilla di fare fronte ai costi complessivi sostenuti che si stimano siano nell’ordine di 50 milioni di dollari.

Secondo le statistiche più recenti a Firefox viene accreditata una quota di circa il 23% del mercato globale dei browser, un risultato che non è stato scalfito nemmeno dall’introduzione di Chrome, il browser di Google, che dal momento della sua apparizione ha per lo più conquistato l’utenza di Microsoft Explorer.

Considerato che negli ultimi anni la quota di mercato di Firefox è rimasta pressoché invariata l’incremento di fatturato di Firefox non è dato tanto da un aumento degli utenti in termini assoluti, quanto dall’incremento del valore degli investimenti pubblicitari correlati ai motori di ricerca.