L’Europa è responsabile di meno del 19% del traffico legato agli attacchi. Il picco medio della velocità di connessione europeo è salito del 36% rispetto allo scorso anno. Italia: connessioni broadband e high broadband in aumento rispetto allo scorso trimestre
Akamai Technologies ha pubblicato il Rapporto sullo Stato di Internet relativo al primo trimestre 2013. Basato sulle informazioni raccolte dalla Akamai Intelligent Platform il rapporto offre un’analisi approfondita di dati quali, tra gli altri, velocità di connessione, penetrazione di Internet e origine degli attacchi informatici.
Il Rapporto include inoltre un osservatorio sugli attacchi indirizzati a siti e-commerce e un esame dell’utilizzo di browser mobile per tipologia di connessione al network, effettuato tramite Akamai IO.
Qui di seguito, i principali rilevamenti europei e italiani.
Penetrazione globale di Internet
Oltre 733 milioni di indirizzi IPv4 unici in 243 Paesi si sono connessi alla Akamai Intelligent Platform nel primo trimestre 2013, circa il 3.1% in più del trimestre precedente e il 10% in più rispetto allo stesso periodo lo scorso anno. Poichè, in molti casi, un singolo indirizzo IP rappresenta più individui, Akamai stima che il numero totale di utenti web unici connessi alla sua piattaforma durante il trimestre in questione sia ben superiore al miliardo. A livello globale, circa il 75% dei Paesi ha registrato un aumento di indirizzi IP unici rispetto al 2012.
Tra i Paesi europei presenti nella Top 10, quelli che hanno riscontrato il maggior incremento di indirizzi IPv4 anno su anno sono: Italia (+20%, al nono posto nella classifica globale con oltre 20 milioni di indirizzi connessi), Gran Bretagna (+11%, in quinta posizione), Francia (+5.7%, in sesta posizione) e Germania (+5%, in quarta posizione).
Traffico legato agli attacchi informatici: l’Europa è responsabile di circa il 20% degli attacchi osservati
Attraverso i rilevamenti di un set distribuito di agenti attivi su internet, Akamai è in grado di monitorare il traffico legato agli attacchi informatici e individuare sia i Paesi origine del maggior numero di attacchi sia le porte loro obiettivo.
La Cina continua ad essere la principale fonte di attacchi anche nel primo trimestre 2013, essendo responsabile del 34% di quelli osservati (sebbene in discesa di 7 punti percentuale rispetto al trimestre precedente). Cina e Indonesia insieme hanno originato più della metà del traffico legato agli attacchi a livello mondiale.
Dalla top ten dei Paesi che hanno generato più attacchi informatici esce l’Italia, che lo scorso trimestre si trovava in nona posizione e che, oggi, è responsabile solo dell’1.1% degli attacchi generati. L’unica nazione europea ancora presente in classifica è la Romania, che si piazza al nono posto.
La Porta 445 (Microsoft-DS) continua ad essere la più colpita (dal 23% degli attacchi), seguita dalla Porta 80 (WWW HTTP), con il 14%, bersaglio di attacchi originati soprattutto in Indonesia.
Focus sugli attacchi DDoS: in aumento del 4% rispetto al trimestre precedente
Dallo scorso trimestre, il Rapporto sullo Stato di Internet include un focus sugli attacchi DDoS così come riscontrati dai clienti Akamai. Nei primi tre mesi del 2013, i clienti Akamai hanno registrato 208 attacchi DDoS, pochi di più dei 200 dello scorso trimestre. Di questi attacchi, il 35% ha colpito aziende del settore enterprise, il 32% l’ambito Retail/Travel, il 22% l’area Media e Entertainment. Seguono poi aziende hi-tech (colpite dal 7% delle minacce) e, infine, il settore pubblico (4%)
Gli attacchi sono stati riportati da un totale di 154 aziende.
Attacchi ‘account checker’: siti e-commerce sotto attacco
Nel primo trimestre 2013, numerosi siti e-commerce, clienti di Akamai, hanno osservato tentativi di appropriazione illecita di account da parte di criminali informatici che si sono serviti di credenziali ottenute su altri siti. Utilizzando strumenti automatici definiti ‘account checker’, non è infatti impossibile per i malintenzionati determinare la combinazione di password e nomi utente dei consumatori iscritti a un sito e-commerce. Una volta che un account è stato violato, il criminale può dunque accedere ai dati personali dell’utente e alle informazioni relative alla sua carta di credito.
Adozione broadband: Paesi Bassi e Svizzera sempre i più veloci d’Europa
L’high broadband continua a crescere in tutta Europa: sono infatti parecchie le nazioni che registrano almeno il 20% delle connessioni alla piattaforma Akamai superiori ai 10 Mbps. La Svizzera guida la classifica europea con il 30% di connessioni high broadband, seguita dai Paesi Bassi al 29%. Degne di nota anche Svezia (25% delle connessioni), Repubblica Ceca (23%) e Finlandia (21%).
Rispetto allo scorso anno, nel primo trimestre 2013, le connessioni high broadband hanno visto un’impennata in Gran Bretagna (+208%). Una crescita anno su anno superiore al 50% si è verificata anche in Svizzera, Svezia, Repubblica Ceca, Norvegia e Germania. Il Belgio ha invece riscontrato la crescita anno su anno più bassa di tutta Europa, pari ad appena il 2.1%, mentre il Portogallo è l’unico ad avere registrato un declino, perdendo l’11% delle connessioni high broadband.
Nel primo trimestre 2012, la crescita di connessioni broadband (superiori ai 4 Mbps) continua nella maggior parte dei Paesi europei. La Svizzera domina la classifica globale ed europea con la più alta percentuale di connessioni a banda larga (88%). I Paesi Bassi e la Repubblica Ceca seguono a poca distanza con un tasso di adozione rispettivamente dell’84 e dell’81%.
Rispetto allo scorso trimestre, l’adozione di high broadband è aumentata anche in Italia (+7.8%): ad oggi, il 3.2% degli italiani utilizza connessioni al di sopra dei 10 Mbps, una crescita del 24% rispetto allo stesso periodo lo scorso anno. Anche l’adozione della banda larga è aumentata: +10%, rispetto allo scorso anno e +12% rispetto all’ultimo trimestre 2012, stabilizzandosi al 35%. Tuttavia, tirando le somme a livello europeo, l’Italia permane al penultimo posto per numero di connessioni sia broadband sia high broadband; dietro di noi, solo la Turchia.
E’ ancora la Svizzera a dominare la classifica europea nel primo trimestre 2013 registrando la maggiore velocità di connessione media (10.1 Mbps); medaglia d’argento per i Paesi Bassi (con 9.9 Mbps, in crescita del 10% rispetto al trimestre precedente). Ottimi i risultati conseguiti da Svezia (8.9 Mbps), Danimarca (8.2 Mbps) e Austria (7.9 Mbps), tre Paesi la cui velocità di connessione media è aumentata di oltre il 10% rispetto al trimestre precedente.
Romania e Svizzera sono gli unici Paesi europei ad avere raggiunto un picco medio della velocità di connessione superiore ai 40 Mbps, mentre le altre nazioni si sono attestate al di sopra dei 20 Mbps. Considerando gli aumenti anno su anno del picco medio, la crescita maggiore è stata quella della Gran Bretagna (+ 53%, con un picco di 36,3 Mbps) e Svizzera (+ 41%); mentre altre nazioni hanno riscontrato una crescita intorno al 30%: Svezia (+38%), Danimarca (+32%), Spagna (+31%), Paesi Bassi e Belgio (+30%). Una crescita così aggressiva potrebbe continuare qualora le proposte della Commissione Europea a sostegno della banda larga fossero accolte.
In Italia, la velocità media di connessione nel primo trimestre 2013 si attesta sui 4.4 Mbps, più veloce del 4.4% rispetto al trimestre precedente e del 5.4% rispetto allo stesso periodo lo scorso anno. Il picco medio di velocità di connessione raggiunto nel nostro Paese è pari a 21.8 Mbps, maggiore del 9.7% rispetto al trimestre precedente e del 24% rispetto allo scorso anno. Si tratta però del picco più basso di tutta Europa.
“Il Rapporto di quest’ultimo trimestre mostra un positivo trend di crescita in termini di penetrazione di internet e banda larga a livello globale. In generale, abbiamo rilevato un aumento della velocità di connessione media e dei picchi di connessione, oltre ad un incremento del tasso di adozione di banda larga rispetto al trimestre precedente e al 2012”, spiega l’autore del Rapporto sullo Stato di Internet, David Belson di Akamai. “Tuttavia, l’attività dei malintenzionati non dà segni di declino, come dimostra la continua crescita di attacchi DDoS. Di conseguenza, va sottolineata la necessità, da parte delle aziende che gestiscono la propria presenza e il proprio business online, di non abbassare mai le difese”.
Connettività mobile: è un operatore austriaco il più veloce con 7.6 Mbps
Il primo trimestre 2013 ha registrato una velocità media di connessione mobile tra gli 8.6 Mbps e i 0.4 Mbps. Nove operatori hanno registrato velocità di connessione da banda larga (superiori ai 4 Mbps), mentre 64 operatori una velocità media superiore a 1 Mbps. Come lo scorso trimestre, anche questa volta il provider che ha offerto la velocità di connessione maggiore è un austriaco, con 7.6 Mbps.
In Italia esiste un divario di circa 1.5 Mbps tra il provider che offre la velocità di connessione mobile media maggiore (3.7 Mbps) e quello che offre la velocità media minore (2.2 Mbps). Le velocità di connessione massime offerte dagli operatori italiani vanno dai 19.6 Mbps ai 17.4 Mbps.
I dati raccolti da Ericsson indicano che il volume del traffico di dati mobile è raddoppiato rispetto a un anno fa ed è cresciuto del 19% rispetto al trimestre precedente. Durante la prima metà del trimestre, il 41% delle richieste globali su reti cellulari connesse alla Akamai Intelligent Platform sono state originate da dispositivi che utilizzano l’Android Webkit, seguiti da Safari Mobile (38%). Nella seconda metà del trimestre, le richieste da Android Webkit sono salite al 44%, mentre quella da Safari Mobile si sono attestate intorno al 30%.
Se invece analizziamo tutti i network (non solo quelli cellulari), da Safari Mobile sono giunte circa il 60% delle richieste e da Android Webkit fino al 33%.
Akamai in 60 secondi
Akamai ha recentemente rilasciato ‘Akamai in 60 secondi’, una sorta di istantanea di tutto ciò può accadere sulla Akamai Intelligent Platform in un periodo di 60 secondi: nell’immagine è possibile vedere i picchi registrati per ciascuna categoria, dal video streaming alle page views e molto altro.