Stefano Parisi: Agenzia per l’Italia Digitale, un grande passo per governance e spending review

A regime, la razionalizzazione della digitalizzazione della Pa, potrà portare un risparmio dell’ordine di 36 miliardi di euro

“L’istituzione dell’Agenzia per l’Italia Digitale, inserita non a caso in un provvedimento del Governo sullo sviluppo, rappresenta un passo fondamentale per realizzare una governance efficace e razionale del processo di attuazione dell’Agenda digitale nel nostro Paese” – è molto positivo il commento del presidente di Confindustria Digitale, Stefano Parisi, sulla misura approvata oggi dal Consiglio dei Ministri che istituisce l’Agenzia per l’Italia Digitale accorpando in un unico ente le funzioni di DigitPa e dell’Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione e dando alla nuova agenzia un ruolo strategico per il raggiungimento  degli obiettivi fissati dall’Ue in materia di sviluppo digitale. 

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 “Questo provvedimento potrà avere effetti rilevanti non solo sulla crescita, ma anche nella direzione dello spending review – osserva il presidente di Confindustria Digitale  – Oggi, infatti, l’azione delle Pubbliche Amministrazioni in materia di digitalizzazione è contraddistinta da una forte frammentazione, per cui si continua a spendere nell’informatizzazione di parti del sistema, scollegate tra loro, con scarsi ritorni di efficienza e di risparmio. Con l’ente unico, a cui sono demandate funzioni  di coordinamento, di indirizzo e regolazione, si potranno raggiungere importanti obiettivi di razionalizzazione del sistema, come la piena condivisione e interoperabilità tra le banche dati e la messa a disposizione di soluzioni standard per tutte le amministrazioni pubbliche. Abbiamo valutato che con il completo ricorso all’-e-procurement per gli acquisti della Pa, con la digitalizzazione end to end delle procedure pubbliche, con il recupero dell’evasione fiscale grazie all’interconnessione delle banche dati e dei misuratori fiscali, si potrebbero ottenere, a regime, risparmi dell’ordine dei 36 miliardi di euro”.

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“ L’impegno del Governo sul digitale, rafforzatosi in questi ultimi mesi – conclude Parisi – dimostra come, finalmente anche in Italia, stia maturando la consapevolezza del contributo determinante che l’economia digitale può offrire alla crescita e modernizzazione del Paese. In questa chiave la Federazione è fortemente impegnata a collaborare con proposte e iniziative sulla crescita con la Cabina di regia  e le istituzioni locali”.