Il consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha approvato, sotto la guida del presidente Angelo Marcello Cardani, lo schema di regolamento per la tutela del diritto d’autore su internet
Alla fine di “un’ampia e approfondita riflessione su tutti gli elementi acquisiti nel dibattito sviluppatosi in seno alla comunità d’interesse e dal confronto con i modelli di altri paesi europei” il provvedimento approvato da AGCOM è volto a proteggere i diritti dei navigatori italiani tra cui la libertà di pensiero e il libero accesso ad internet.
No al modello francese
A differenza di quanto si era pensato, e peraltro come già affermato in precedenza da AGCOM, il Garante italiano non ha seguito l’esempio francese che, nella lotta alla violazione dei contenuti protetti da copyright, rischia di mettere da parte i diritti fondamentali degli utenti della rete.
Lo schema italiano
Il provvedimento italiano si basa invece sull’adozione di specifiche strategie di formazione alla legalità, attraverso la promozione di contenuti legali, offerti con vantaggi e meno rischi di quelli pirata (ad esempio l’assenza di codice dannoso). Quello che si evince dallo schema è che gli utenti finali e le reti che conservano fisicamente i file non saranno oggetto di interesse da parte dell’AGCOM fino a quando non si saranno svolte tutte le procedure preliminari per cercare di “risolvere” la questione senza forti azioni legali. In pratica l’Autorità potrà intervenire in quei casi denunciati dai soggetti titolari dei diritti e solo in caso di esito negativo da una specifica richiesta di rimozione inviata al gestore di una pagina Internet.
Open source delle soluzioni
Con la volontà di capire come affrontare meglio le sfide del mercato e dell’industria culturale, verrà istituito un comunicato tecnico con la presenza dei soggetti interessati, comprese le istituzioni, che potranno così mettere in campo “forme di autoregolamentazione per la diffusione di contenuti digitali legali, monitorare l’applicazione del regolamento e formulare all’AGCOM proposte di aggiornamento in relazione ai cambiamenti tecnologici e di mercato”.