Acrobat: cambiare si può.

Dopo una ricerca IDC, in arrivo la versione XI di Adobe Acrobat. Importanti novità per quanto riguarda la possibilità di modificare i documenti in formato PDF, direttamente o convertendoli in altri formati. In arrivo anche un prodotto dedicato alla modulistica sia online che offline. Potenziate infine le caratteristiche del reader.

Il fatto che Alberto Comper, Solution digital Media di Adobe System Italia (www.abobe.it) abbia iniziato l’annuncio dei nuovi prodotti lasciando la parola a Giancarlo Vercellino, Research Manager di IDC Italia (www.idc.it) è stato un chiaro segnale di come l’azienda abbia voluto basare lo sviluppo della nuova suite avendo ben chiare quali fossero le esigenze delle aziende in tema di gestione documentale.

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La ricerca è stata svolta nel mese di giugno di quest’anno su un campione di 1.200 persone in USA, UK, Francia, Germania, Australia e Giappone, tutte appartenenti ad imprese di medie dimensioni. Il campione era composto al 70 % dai così detti information worker (ovvero colletti bianchi che dedicano almeno l’80% del proprio tempo alla gestione e manipolazione dei documenti, e per il rimanente 30% da It manager. Gli information worker lavorano in media circa 45 ore alla settimana in Italia contro una media europea che si assesta al 43,5, e quindi, svolgono parte della propria attività anche fuori dall’orario di lavoro. I loro compiti si dividono sostanzialmente in due attività: produttività personale (item principali) e scenario organizzativo (collaboration).

Scopo della ricerca era mettere in evidenza alcune aree sfidanti e identificare i problemi più tipici. Ne è emerso che una parte importante delle difficoltà provengono dai task collaborativi. Infatti circa l’8,4% del tempo dell’information worker per lavori di produttività personale può essere recuperato dall’azienda, mentre la percentuale sale all’11,1% per quarto riguarda i collaboration task. Se monetizziamo il totale (19,5%) otteniamo una cifra interessante pari a circa 14.492 $ per ogni information worker.

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Ecco una interessante infografica:

 

Vercellino si è inoltre prolungato su altri elementi coinvolti nella ricerca, come il tema della sicurezza, il ruolo prioritario dell’It manager e le sue percezioni rispetto alle attività degli information worker , la proliferazione di device e di sistemi operativi e l’utilizzo attuale di questi, nonché alcune proiezioni future sia per quanto riguarda la ricerca che per quanto concerne il mercato italiano.

La parola quindi è stata ripresa da Comper che in una frase ha sintetizzato in modo estremamente chiaro e coinciso il risultato della ricerca: in un’azienda con 1000 dipendenti, il tempo dedicato al documentale equivale al lavoro di circa 213 dipendenti. Se solo questo tempo venisse dimezzato, il risparmio sarebbe davvero consistente.

I prodotti presentati sembrano proprio muoversi in questa direzione. Innanzitutto modificare file PDF non solo diventa possibile, ma può essere fatto in modo semplice, sia agendo sugli stessi direttamente sia convertendoli in altri formati. Presentato inoltre un nuovo strumento software che permette di realizzare moduli e raccogliere dati sia on line che offline a un costo decisamente contenuto. Aumentate infine anche le funzionalità del reader per adeguarsi alla possibilità decisamente evolute di editing che presentano gli altri prodotti della famiglia.

I nuovi prodotti dovrebbero essere disponibili sul mercato italiano entro la fine del mese in corso, probabilmente intorno alla metà. Appena dopo il rilascio del prodotto sarà possibile scaricare una copia demo della durata di 30 giorni dal sito di Adobe.