E’ la statistica del Centro per gli Studi Internazionali e Strategici. 800 milioni le vittime
Quanto ci costa il crimine informatico? Molto, troppo, secondo una ricerca del CSIS – Centro per gli Studi Internazionali e Strategici. Il centro di Washington ha elaborato le statistiche per una ricerca commissionata da McAfee che mette in risalto la stretta relazione tra cybercrime e tenore di vita dei singoli paesi. Non è strano allora che siano le prime quattro economie mondiali, USA, Giappone, Cina e Germania, le più colpite dal crimine informatico, nell’arco del 2013. Un giro d’affari di circa 400 miliardi di dollari con un numero di vittime pari a 800 milioni da gennaio a dicembre dello scorso anno.
Piaga telematica
Le dirette conseguenze delle violazioni dei criminali informatici colpiscono non solo il portafoglio dei navigatori ma anche il mondo del lavoro. Secondo il CSIS il cybercrime potrebbe costare 150 mila posti di lavoro in Europa e 200 mila negli Stati Uniti. In particolare in Italia il crimine informatico ha sottratto circa 875 milioni di dollari dalle casse di soggetti pubblici e privati a fronte di 8,5 miliardi di dollari spesi per mettere in sicurezza le strutture informatiche.