Da zero a Industry 4.0, la formula del successo per La Molisana

Da zero a Industry 4.0, la formula del successo per La Molisana

Lo storico pastificio italiano adotta un modello “a fiocco di neve” per l’integrazione del sistema ERP, implementato dal partner Formula: «Una strategia centralizzata per una gestione aziendale sinergica»

Quanto conta ancora oggi il ruolo di un CIO all’interno di un gruppo industriale affermato? In un contorno di piattaforme sempre più automatizzate e decisioni data-driven, il manager ha modo di mettere a frutto le proprie conoscenze e abilità nell’ottimizzare processi e introdurre innovazioni tecnologiche? Dal 2014, Maurizio Maio ricopre il ruolo di CIO di La Molisana. Dieci anni in cui ha vissuto non solo il cambiamento evolutivo dell’azienda, pastificio premium tra i primi player a livello domestico e primo player per la pasta integrale ma il cambiamento stesso del ruolo di CIO, in un settore peculiare come quello dell’industria alimentare.

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«La Famiglia Ferro, mugnai da oltre un secolo, ha assunto il controllo dell’azienda nel 2011, subentrando a un precedente fallimento. L’imperativo era riprendere quote di mercato domestiche e internazionali. Re-engineering dei processi, ottimizzazione dell’area logistica e distributiva, rivalorizzazione del brand e ristrutturazione del comparto informatico sono state le direttrici del nuovo corso de La Molisana». Un grande lavoro che ha dato i suoi frutti: a fine 2023, La Molisana ha raggiunto un fatturato di circa 300 milioni di euro, arrivando dai 60 del 2012. «L’azienda ha investito 140 milioni di euro nel rinnovo degli impianti, per la transizione digitale e per la sostenibilità ambientale. Acquisiamo grano italiano, lo trasformiamo con decorticazione a pietra in pregiate semole e poi facciamo in modo che nel piatto del consumatore arrivi una pasta premium di un Brand riconosciuto a livello internazionale. ll mercato ha registrato, infatti, una significativa espansione oltre i confini nazionali, con una quota del 55% sul mercato interno e del 45% su quello estero». Un piano pluriennale di investimenti, nel comparto informatico, ragguardevole (circa 2,5 Mio EUR) ha accompagnato l’azienda in questa importante trasformazione.

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IL FIOCCO DI NEVE

La Molisana ha sposato il modello “a fiocco di neve” con al centro l’ERP Sage X3 implementato dal partner Formula. «Il nucleo della produttività è la piattaforma ERP» – spiega Maio. «Attorno a questa ci sono le altre soluzioni verticalizzate che funzionano come “satelliti” che comunicano in via bidirezionale con il gestionale e scambiano con gli altri le informazioni utili a più reparti, consentendo il controllo sull’intero processo». L’obiettivo è garantire puntualità e trasparenza lungo l’intera catena del valore. «Abbiamo in fase di ultimazione un sistema MES che completa la trasformazione di La Molisana in una vera Industry 4.0, con l’opportunità di gestire le metriche di ogni impianto». Le dashboard in tempo reale consentono una rapida analisi delle informazioni provenienti da fonti differenti, organizzate in data mart multi-dimensionali per BU. Esse sono la base di analisi dei dati aziendali, fondamentale per comprendere i trend, anticipare le azioni e prendere decisioni strategiche informate. Il tutto in una infrastruttura moderna di macchine virtuali, che assicura la necessaria business continuity.

IL TOCCO DEL CIO

All’arrivo di Maio in azienda, i sistemi erano ancorati agli anni 80. In prospettiva, questa situazione si è rivelata vantaggiosa, poiché ha permesso di plasmare il presente e il futuro di La Molisana partendo da zero. «Il cambiamento non è sempre ben accetto da tutti e quindi abbiamo promosso anche uno switch culturale» – spiega Maio. «L’implementazione del sistema gestionale è risultata agevole e si è accompagnata all’adozione generale di approcci innovativi. Per raggiungere tale obiettivo, è stato necessario un assessment, finalizzato a valutare gli interventi più appropriati». Nel percorso di digitalizzazione, avviato in occasione della messa in funzione di un magazzino semi-automatico per lo stoccaggio dei prodotti finiti, la proprietà ha dimostrato visione strategica, investendo su di una infrastruttura di ultima generazione che fosse pronta a gestire la crescita presente e futura. «L’implementazione integrata di un sistema ERP e di un WMS ha permesso nuovi sviluppi per l’ottimizzazione dei processi di pianificazione, schedulazione a capacità finita, controllo avanzamento della produzione e degli approvvigionamenti, il cui completamento è previsto entro il 2024. La filiera integrata sostenibile e il nostro approccio alla qualità e alla tracciabilità hanno trasformato tutti gli aspetti produttivi e l’intera supply chain, attuando così l’operational excellence. La realizzazione di un nuovo magazzino automatico è già più di un’idea» – afferma Maio. «E’ un modo per allargare i confini fisici, dalla sede di Campobasso agli scaffali di tutto il mondo e soddisfare la crescente domanda della nostra pasta».

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