Una nuova visione del workplace

Una nuova visione del workplace

La tecnologia ha ormai assunto un ruolo strategico non solo nell’innovazione e nella produttività, ma anche nella creazione di ambienti lavorativi capaci di rispondere alle reali esigenze delle persone.

Il concetto di “People-Centric Workplace” emerge come un aspetto imprescindibile per le imprese che desiderano attrarre talenti, aumentare l’engagement e migliorare il benessere dei propri collaboratori. In un contesto in continua evoluzione, in cui le aspettative dei dipendenti cambiano rapidamente, l’innovazione diventa un abilitatore per un’esperienza più fluida, flessibile e soddisfacente.

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In collaborazione con il CER (Centre for Economic Research), Ricoh ha stimato che un incremento del 10% nella soddisfazione dei dipendenti porta a un aumento del 3% della produttività, con un impatto economico potenziale di 433,4 miliardi di euro in Europa. Quindi, investire nel benessere dei dipendenti non è solo una scelta etica, ma anche una leva per la crescita e la competitività delle aziende.

Oggi, non si tratta più solo di fornire strumenti avanzati, ma di creare una sinergia tra la tecnologia e le necessità quotidiane dei dipendenti. Dai device per la stampa alle soluzioni per l’automazione dei processi, passando per i dispositivi per la collaboration e le piattaforme per il workplace management: tutto deve convergere verso un unico obiettivo che è appunto quello di semplificare le attività di ogni giorno e di migliorare la qualità della vita professionale. Che si tratti di lavorare in ufficio o da remoto, la tecnologia deve essere il collante che permette alle persone di lavorare in modo più efficiente, rapido e soddisfacente, garantendo al contempo la sicurezza delle informazioni e dei dati aziendali.

Tuttavia, la strada da percorrere è ancora lunga. Una ricerca condotta da Opinion Matters per Ricoh, coinvolgendo 1.000 dipendenti e 300 decisori aziendali in tutta Italia, ha rivelato che solo il 30% dei lavoratori dispone di strumenti adeguati per collaborare, mentre il 90% è insoddisfatto delle attività manuali ripetitive che potrebbero essere automatizzate. Dal punto di vista dei decision maker, il 70% ammette di non sapere come valorizzare al meglio gli spazi di lavoro e molti ritengono che nei prossimi anni questi verranno ridimensionati, rendendo ancora più fondamentale una gestione efficace.

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Gli aspetti su cui focalizzarsi sono quindi molti, affinché il workplace diventi un ecosistema adattabile e dinamico, proprio come lo sono le modalità di lavoro di oggi. La diffusione dell’hybrid working rende sempre più centrale l’adozione di un approccio integrato alla progettazione degli uffici e al workplace management. Le nuove soluzioni stanno ridefinendo la fruizione degli spazi e la loro gestione, anche grazie a funzionalità per l’analisi dei dati relativi, ad esempio, all’utilizzo delle postazioni e degli spazi da parte dei dipendenti. Questo consente di riprogettare le aree non adeguatamente sfruttate e di adeguarle a nuove esigenze organizzative. La sensoristica avanzata consente di monitorare parametri quali i livelli di CO2, temperatura e luminosità, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale e aumentando allo stesso tempo il benessere delle persone. Un altro elemento chiave nella creazione di un workplace all’avanguardia è l’adozione di smart locker, soluzioni versatili con molteplici utilizzi.

La trasformazione degli spazi di lavoro non si limita alla gestione fisica degli ambienti, ma si estende anche all’introduzione di soluzioni in grado di migliorare la collaboration e il lavoro di squadra, sempre più distribuito. Vanno in questa direzione anche i sistemi per l’automazione dei processi, che consentono di gestire documenti e workflow, ovunque ci si trovi, mentre i dispositivi di stampa diventano veri e propri hub per la creazione di ambienti digitali. Tutto questo prende forma nei nostri uffici di Vimodrone, alle porte di Milano, che abbiamo di recente rinnovato e che vi invitiamo a visitare per vedere concretamente la nostra visione per il workplace.

Davide Oriani, CEO di Ricoh Italia