A cura di Roberto Scorzoni, Direttore Financial Services & Payments di Minsait in Italia
L’Open Finance sta inaugurando una nuova era nel mondo dei servizi finanziari, trasformando radicalmente il modo in cui banche, fintech e consumatori interagiscono con i dati e i prodotti finanziari. Superando l’approccio tradizionale, basato su sistemi chiusi e centralizzati, questo paradigma introduce un ecosistema aperto in cui diversi operatori possono condividere, con il consenso degli utenti, dati finanziari per fornire servizi innovativi, competitivi e altamente personalizzati.
In Europa, l’Open Finance continua a essere al centro dell’agenda legislativa europea, integrandosi nella revisione della PSD2 attraverso l’introduzione della nuova direttiva PSD3, prevista entro il 2025. Tra le principali novità discusse emerge la semplificazione del consenso degli utenti, fondamentale per modelli di finanza aperta. Parallelamente, il Data Act, entrato in vigore nel 2024 e applicabile da settembre 2025, incentiva ulteriormente la condivisione dei dati tra settori diversi, creando condizioni favorevoli per l’innovazione finanziaria. Sebbene a fine 2024 siano emersi dibattiti tra istituzioni e operatori, principalmente relativi ai costi e alla complessità delle nuove regole (che hanno portato nel mese di febbraio a un passo indietro sul regolamento FiDA), l’interesse verso un modello di finanza aperto resta elevato: secondo alcune stime di Statista, a fine 2024 circa 64 milioni di utenti europei risultano coinvolti nei servizi di open banking, un numero quadruplicato nell’arco di soli quattro anni.
In questo scenario, i benefici dell’Open Finance emergono con forza, a vantaggio sia dei consumatori sia delle aziende. Per gli utenti un ecosistema di finanza aperta significa acquisire maggiore consapevolezza finanziaria grazie a una visione centralizzata e trasparente delle proprie finanze, migliorando così la pianificazione economica personale e favorendo una maggiore educazione finanziaria. Al tempo stesso, l’accesso regolato ai dati permette la personalizzazione di servizi finanziari come robo-advisor, analisi predittive e assicurazioni mirate, rispondendo con precisione alle esigenze di ogni singolo individuo. L’Open Finance, inoltre, promuove anche una significativa inclusione finanziaria grazie a nuovi modelli di valutazione creditizia basati su dati non tradizionali, ampliando l’accesso ai servizi finanziari a segmenti di popolazione spesso esclusi dal sistema tradizionale.
Anche per le aziende, l’Open Finance costituisce un vantaggio competitivo significativo, promuovendo non solo l’innovazione dei servizi offerti, ma anche un aumento generale dell’efficienza operativa. Grazie all’accesso sicuro e regolamentato ai dati finanziari dei clienti, le imprese – dalle startup fintech alle istituzioni finanziarie consolidate – possono sviluppare soluzioni altamente personalizzate e rispondenti alle reali esigenze del mercato. La possibilità di integrare tecnologie avanzate consente una gestione più efficiente dei rischi, l’ottimizzazione dei processi interni e la riduzione dei costi operativi, traducendosi in servizi più convenienti per il cliente finale. Inoltre, favorendo l’ingresso di nuovi player nel mercato, l’Open Finance stimola una concorrenza sana, spingendo tutti gli operatori ad innalzare costantemente la qualità della propria offerta e a valorizzare maggiormente l’innovazione tecnologica e operativa.
Affinché tutto questo sia possibile, però, è fondamentale adottare precise strategie implementative. In primis, occorre definire un’architettura tecnologica aperta, modulare e scalabile, fondata su API standardizzate e protocolli consolidati a livello internazionale. È inoltre cruciale considerare la conformità normativa non solo come obbligo, ma come leva strategica per garantire sicurezza, efficienza operativa e fiducia degli utenti. È anche essenziale la collaborazione tra istituzioni finanziarie, fintech e regolatori per promuovere standard comuni e innovazione continua. Infine, è indispensabile investire in sicurezza con autenticazione multifattore, protezione avanzata delle API e sistemi intelligenti di monitoraggio delle minacce, assicurando così la massima protezione dei dati e fiducia nell’ecosistema.